Perché l’ex direttore generale del San Camillo Antonio D’Urso è stato spostato all’Ifo?
(ASI) “L’inchiesta ‘Piramide’ amplifica i dubbi sulla necessità di alcuni interventi di restyling nelle strutture ospedaliere capitoline rispetto ad altri lavori più urgenti nei nosocomi romani. Bisognerebbe interrogarsi su due questioni: quanti pellegrini hanno effettivamente beneficiato dei lavori voluti dal presidente Zingaretti e dal ministro Lorenzin? Il Giubileo avrebbe potuto prevedere interventi risolutivi anche nelle periferie? Perché le opere si sono concentrate per lo più nelle zone centrali, peraltro con risultati insoddisfacenti e episodi corruttivi? La Magistratura e le forze dell’ordine continuino questo percorso di pulizia fino in fondo per capire le responsabilità politiche di tali criticità che fanno aumentare i rammarichi per l’ennesima occasione persa”. E’ quanto dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia in merito all’operazione che oggi ha smantellato un’organizzazione che aveva messo mano sugli appalti per la riqualificazione dell’Ospedale San Camillo durante il Giubileo della Misericordia.
“ Ad esempio, dopo i lavori per il Giubileo all’ospedale Grassi di Ostia – continua l’esponente Fdi - nonostante la recente inaugurazione del presidente Zingaretti e del ministro della Salute Lorenzin, le prime piogge settembrine avevano fatto crollare i controsoffitti del Triage. Ma ci sono anche tanti dubbi rimasti inevasi dalla giunta Zingaretti, come quelli rispetto allo spostamento dell’ex direttore generale del San Camillo Antonio D’Urso, da cui è partita la denuncia che ha fatto scattare l’operazione Piramide, dall’Azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini all’Ifo, su cui il governatore del Lazio non ha mai voluto chiarire nonostante le nostre ripetute richieste. Ci chiediamo se dipendesse da scelte politiche o tecniche, o se ci fosse altro dietro quello spostamento. Senza dimenticare le ombre sull’aggiudicazione dell’appalto multiservizio tecnologico e sui milioni di euro spesi per l’armadio robotico in funzione presso il San Camillo, tutte questioni prontamente segnalate con interrogazioni urgenti che devono ancora ricevere delle risposte” conclude Santori.