Dichiarazione di Filippo Taddei, responsabile Economia del Partito Democratico
(ASI) Un aumento del surplus commerciale italiano è trainato dalla competitività industriale di alcuni settori invece che dalla svalutazione. Questa è forse il messaggio più importante del dato di oggi.
L’aumento del surplus commerciale di 2,5 miliardi è infatti una buona notizia sia contingente che di prospettiva. Il dato però più interessante è che l’aumento dell’export è trainato dalle vendite verso i mercati Ue (+3,9%) piuttosto che extra Ue (+0,9%).
Questo significa che la nostra espansione commerciale è trainata dalla competitività piuttosto che dalla svalutazione. Nei settori dove manteniamo un primato industriale più marcato, come i prodotti energetici (+8,3%) e i beni strumentali (+3,9%), l’aumento della bilancia commerciale risulta infatti maggiore e trainante.
A chi pensa che il paese esporti solo per il quantitative easing della BCE e la svalutazione dell’euro, dovremmo far notare che il dato di agosto non è unico: nel trimestre giugno-agosto 2016 l’aumento congiunturale dell’export (+1,1%) è determinato esclusivamente dall’area Ue (+1,9%) dove la svalutazione dell’euro pesa molto poco.