(ASI) "E' in corso una pericolosa offensiva del PDL, che con l'avvallo del Governo e il vergognoso silenzio della Lega, sta stringendo i tempi nel tentativo ormai enunciato e alla luce del sole di impedire che il Premier venga processato. Alla faccia della epocale riforma costituzionale della giustizia!"
Così afferma in una nota Anna Finocchiaro, presidente del gruppo Pd al Senato, aggiungendo: "Io non so se sono vere le notizie riportate dal Sole 24 ore riguardo ad una presunta norma per bloccare il processo Ruby"continua la Presidente "So solo - aggiunge - che stiamo assistendo ad una pesantissima e vergognosa accelerazione di tutti quei chirurgici tentativi per evitare che si svolgano i processi di Silvio Berlusconi. Dopo il processo breve alla Camera, ora l'attenzione si sposta sul Senato dove, fregandosene della logica, del buon senso e della giustizia, ma ben attenta agli interessi di Berlusconi, la maggioranza prepara norme per allungare i processi a dismisura e annuncia atti parlamentari che mi sembra abbiano come unico scopo quello di intimidire la magistratura. Ora l'ossessione per il PDL e' quella di fermare il processo Ruby. E' evidente - prosegue Anna Finocchiaro - che la maggioranza e' su un pericoloso piano inclinato che, anche a costo di travolgere i principi, le regole e la nostra Costituzione, porterà ad ulteriori tensioni politiche e istituzionali, in barba ai continui appelli del Capo dello Stato. E tutto questo avviene mentre questo Paese affonda nelle mani di un Governo inerme che non governa più ma sta in piedi solo per tutelare il suo capo e dove un Ministro della Giustizia che nelle scorse settimane ha fatto lo showman in tv per propagandare la sua epocale riforma ora in silenzio avvalla questo scempio. E la Lega silenziosamente abbozza. A noi, e a tutte le opposizioni, spetta il compito di opporci con tutti i mezzi consentiti, in Parlamento e nel Paese, a questa offensiva. E in Senato lo faremo gia' a partire dalla prossima settimana".
"Purtroppo siamo costretti ad occuparci sempre e solo delle questioni che riguardano Silvio Berlusconi. Non ne possiamo piu'. Vorremo occuparci dei problemi del Paese. Ma affronteremo, con responsabilita', anche queste altre battaglie, proprio per il bene del Paese", conclude.