(ASI) Roma - “Un procedura di selezione nell'assegnazione delle cattedre completamente priva di trasparenza, le cui evidenti falle hanno causato un mare di ricorsi che il Miur cerca di arginare con un provvedimento monco.
Per cercare di mettere una toppa, hanno causato una falla. Il ministro Giannini vorrebbe infatti accogliere senza alcun criterio, griglia o valutazione, 2600 tra i ricorrenti. Per tutti gli altri che resterebbero esclusi, il rischio è di dover fare le valigie e trasferirsi in attesa del pronunciamento della giustizia. E l'apertura delle scuole è alle porte. Dal momento che disagi per migliaia di cittadini e il caos strutturale alla ripartenza dell'anno scolastico sono già certi , il Ministero può fare solo una cosa sensata: ripartire da zero e realizzare nuovamente le assegnazioni di cattedra. Lo affermano i parlamentari M5S in commissione Cultura di Camera e Senato.
“Tale procedura, sia inteso, stavolta dovrà prevedere criteri trasparenti. Siamo alla follia: sull'affidabilità del “cervellone” del Miur,il procedimento automatizzato che, attraverso la selezione e incrocio di dati, definisce i criteri di assegnazione delle cattedre ai docenti, non si sa praticamente nulla. Su caratteristiche tecniche, test effettuati prima del suo utilizzo ufficiale e sul riscontro delle “classifiche” che definisce, c'è il silenzio più totale nonostante da lungo tempo abbiamo denunciato questa situazione. E stiamo parlando di trasparenza rispetto al lavoro e alla vita di persone che sono dipendenti del pubblico. Giannini e il Ministero per l'ennesima volta hanno dato dimostrato incompetenza. Si fermino e facciano l'unica cosa sensata e pensata nel nome del bene della scuola”.