(ASI) <<Nel giorno che commemora il sacrificio di Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta ci sovvengono le parole di Antonino Caponnetto, Magistrato il cui pool portò all’arresto di 400 criminali legati a Cosa Nostra giudicati nel maxiprocesso di Palermo.
Caponnetto rammentava sempre che, già venti giorni prima dell’attentato, Borsellino aveva chiesto alla Questura di disporre la rimozione dei veicoli nella zona antistante l’abitazione della madre, ma che la sua richiesta rimase inevasa. Su questa, come sulla sparizione dell’agenda rossa, emergono molto pagine oscure legate alla strage di via d’Amelio.
Al dolore che accompagna il ricordo, si aggiunge il brivido della sospetta connivenza tra mafia e parte deviata dello Stato, uniti dalla volontà di fermare Borsellino ad ognicosto.
E' per questo che è necessario ricordare, è per questo che è necessario continuare a lottare.
La speranza cammina nelle gambe di chi guarda al futuro con occhi sinceri e leali verso la propria Terra e la propria gente, si vivifica nelle azioni di chi si impegna ogni giorno a tutela dei diritti delle persone e combatte ogni sistema di sopruso.
Insieme a Paolo Borsellino, Emanuela Loi e i poliziotti caduti nella strage, vogliamo ringraziare il lavoro quotidiano di tutti gli agenti in servizio, dei Magistrati, ma anche delle associazioni, dei comitati e di tutti i cittadini che si impegnano in prima persona nella lotta alla mafia.
Nessuna connivenza potrà mai superare l’energia che ispira un popolo a combattere per la libertà.>>
Queste le dichiarazioni di Cinzia Pellegrino, Coordinatore Nazionale del Dipartimento Tutela Vittime di FdI AN nella 24ma ricorrenza della strage.