(ASI) «Per Fratelli d'Italia la scelta del governo di porre la fiducia sull'ennesimo decreto che fa favori alle banche è in linea con la politica di un Esecutivo che esiste unicamente per fare marchette al sistema bancario e ai poteri forti. Loro hanno piazzato a Palazzo Chigi il burattino Matteo Renzi..
FdI, che ha la presunizione di rappresentare i diritti e i bisogni del popolo italiano voterà no a questo provvedimento. A votarlo saranno i colleghi della maggioranza e quelli che si definiscono di sinistra e dicono di essere schierati con la povera gente ma poi votano queste schifezze. Purtroppo voteranno si come hanno fatto con il prestito vitalizio, con il patto marciano e con il 'salva banche' studiato per far pagare agli stessi risparmiatori onesti una truffa perpetrata ai loro danni, per scudare e mettere al riparo chi li avevi truffati e per far guadagnare il sistema bancario.
Il decreto di oggi introduce il cosiddetto 'patto marciano' anche per i beni strumentali delle aziende e consente alla banca dopo 3 rate non pagate, anche non consecutive dopo 9 mesi, di prendere possesso del bene finanziato. E peggio introduce il 'pegno mobiliare non possessorio', ovvero una normuccia con la quale l'azienda è costretta a dare formalmente in pegno alla banca i propri beni.
Dicono che il motivo per il quale serve aiutare le banche è che hanno in pancia 200 miliardi di sofferenze, perché le famiglie e le imprese di questa Nazione non onorano i loro debiti ma questa è una bugia, una vergogna per chi la pronuncia. Andatevi a leggere i dati di Bankitalia: il 70% delle sofferenze bancarie è in mano al 3% dei debitori, ovvero i soliti noti, truffatori, speculatori ai quali le banche hanno consapevolmente continuato a prestare i soldi perché erano gli amici degli amici, ma tanto il governo sarebbero arrivato a dare una mano. Le sofferenze prodotte da famiglie e imprese di questa Nazione erano perfettamente affrontabile dal sistema bancario. Quello che invece non affrontabile è l'incapacità di gestire le banche e di non volerle gestire secondo regole e canoni giusti. Senza un governo delle banche non sarebbero famiglie e imprese ad essere massacrate ma verrebbero sanzionati gli amministratori truffaldini ma un governo espressione dei poteri forti purtroppo fa gli interessi dei poteri forti. È la ragione per la quale noi di questo Esecutivo ci vorremmo liberare e speriamo che a partire dal referendum costituzionale gli italiani vogliano mandarlo a casa per riprendersi la propria sovranità».
Lo ha detto in dichiarazione di voto sul decreto banche in Aula a Montecitorio il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.