(ASI) Premesso che NON abbiamo la risposta risolutiva ad una questione che però va comunque discussa in quanto riveste una grande importanza per il futuro assetto non solo della società più progredita, per la sovranità energetica dei popoli, ma per l’intera umanità.
Vogliamo semplicemente cercare di sviscerare gli elementi del problema e di porli all’attenzione generale magari per innescare una discussione che ci avvicini a quella risposta che comunque ci si dovrà dare in proposito di Nucleare sì o nucleare no!
I termini del problema, secondo noi, sono i seguenti:
1° la società consumistica in cui viviamo ha bisogno di svilupparsi in continuazione pena una progressiva recessione che porrebbe in crisi il sistema stesso.
2° per sviluppare le produzioni che sono alla base dei consumi è necessario avere a disposizione quantità sempre maggiori di energia.
3° Le fonti tradizionali di energia come Carbone, Petrolio e Gas stanno scarseggiando e diventano sempre più care ponendo dei costi energetici che non sono sopportabili in termini di mercato dalla necessità di produrre a bassi costi per incrementare le vendite, principio che è alla base del consumismo senza contare che entro un certo numero di anni tali fonti si esauriranno completamente.
4° le fonti alternative “ pulite” come le energie idroelettrica, eolica, fotovoltaica, ecc. ecc., possono sopperire al massimo, all’apice del loro sviluppo futuro, ad un terzo della necessità totale di energia.
In base alle premesse su esposte, che ci sembrano ragionevoli e veritiere, lo scenario delle alternative che ci si presenta non è molto incoraggiante ed in ultima analisi la scelta obbligata che ci resta é tra una corsa verso la crisi che la fine delle fonti di energia tradizionale ci porterebbe e la costruzione di centrali atomiche che procrastinerebbero nel tempo la crisi energetica finale, oppure la rinuncia al “progresso” consumistico ed un drastico ridimensionamento dello stile di vita generale con un abbassamento del tenore di vita.
Perché anche l’Uranio, da cui l’energia atomica deriva, non è inesauribile, specie se il suo consumo dovesse incrementarsi a causa dell’adozione generale in tutto il mondo delle centrali atomiche.
Perché si moltiplicherebbe a dismisura il problema non indifferente dello smaltimento delle scorie radioattive che restano tali per secoli e secoli.
Perché COMUNQUE ci si ritroverebbe tra un certo numero di anni ( non sappiamo quanti, ma non lo sanno nemmeno i sostenitori dell’energia nucleare) ad affrontare lo stesso problema in condizioni peggiori!
Cosa fare?
Forse la vera domanda a cui rispondere è: “E’ più importante l’Umanità oppure un certo tipo di progresso”? Forse, come spesso accade si tratta di scegliere tra il fine ed il mezzo per raggiungerlo ..
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