(ASI) "Il ministro francese dell’Interno, Claude Gueant, ha chiesto lo scorso 4 marzo al governo italiano di ’trattenere’ gli immigrati tunisini che, sbarcati in Italia, tentano di recarsi in Francia per la ragione che essi risultano ’clandestini’ per la legge francese.
La morale e’ semplice: la Francia scarica sull’Italia l’onere di arginare il fenomeno dei ’clandestini’ dalla Tunisia. Alla frontiera di Ventimiglia e’ stato eretto un muro legale: e’ piu’ facile trovare un ago in un pagliaio che per un tunisino varcare la frontiera a Ventimiglia". Lo ha affermato Osvaldo Napoli, vicepresidente dei deputati del Pdl. "L’Europa ha le regole, ma gli egoismi nazionali sono la prima regola dell’Europa sempre piu’ ridotta a flatus vocis. L’Italia deve accogliere masse sterminate di immigrati da qualunque parte provengano e con qualunque motivazione. Se non lo facciamo ci accusano di razzismo quegli stessi che non vogliono tunisini. Il governo traccheggia un po’ troppo su Lampedusa. Le navi che trasportano gli immigrati in altre localita’ della Sicilia o in Puglia, devono prendere un’altra rotta e puntare decisamente su un porto tunisino e li’ far sbarcare tutti, tunisini o libici che siano, previo accordo con le nuove autorita’ di Tunisi. Perche’ su questo punto tacciono quelle opposizioni che invocano a ogni pie’ sospinto la difesa della dignita’ nazionale?".
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione