(ASI) L'affermazione di Tsipras in Grecia – nonostante l'astensione al 36% e il fatto che Syriza non abbia ottenuto la maggioranza assoluta e ora sarà costretto ad allearsi con la destra dei Greci Indipendenti - è un campanello d'allarme per l'Europa.
Anziché esultare, come stanno facendo alcuni colleghi, dovremmo riflettere sul perché i sentimenti antieuropei abbiano preso il sopravvento. L'Ue, così com'è concepita oggi, non va bene. L'austerity a tutti i costi e il rigore ad oltranza non servono a nulla. Noi vogliamo un'Europa della gente, un'Europa della solidarietà, un'Europa più vicina ai bisogni di tutti gli Stati, che si muova attraverso le frontiere e impari a conoscersi. Perché se oggi siamo di fronte a questo crollo strutturale la colpa è di quelli che non credono più in questo progetto comune. Quando, con il governo Berlusconi, sostenevamo che il di rigore si può 'morire' venivamo derisi ed etichettati come anti-europeisti. Oggi qualcuno dovrà fare marcia indietro". Lo dichiara in una nota il senatore di Forza Italia, Francesco Aracri.
Redazione Agenzia Stampa Italia