(ASI) Abruzzo - Oggi raccogliamo la richiesta delle attività commerciali intorno al Lago di Sant'Angelo (anche detto comunemente di Casoli), nella Valle dell'Aventino, in Provincia di Chieti, e di tutti coloro, anche stranieri che hanno una casa nei pressi di questa meraviglia naturale abruzzese che chiedono alle amministrazioni comunali e alla Regione
Abruzzo una maggiore valorizzazione dello specchio d'acqua dal punto di vista turistico per attirare un maggior numero di visitatori, soprattutto durante la bella stagione, per incrementare l'economia dei Comuni che si affacciano sul lago, in primis Casoli, Civitella Messer Raimondo e Gessopalena. ll Lago di Sant’Angelo, "gemello" di quello di Bomba, creato artificialmente alla fine degli anni Cinquanta del Novecento, è ben inserito nel contesto paesaggistico, con una posizione invidiabile, circondato dai grandi boschi di Colle Foresta e di Lecceta di Casoli, dominato dalla torre altomedievale di Prata (ultima testimonianza dell'antico e famoso feudo pratese) e dal massiccio orientale della Majella. Sulle sue sponde c'è una vegetazione di canneti e saliceti con una fauna tipica che annovera, tra l'altro, la presenza di una specie rara, la Tifa Minore, ma anche lo Svasso Maggiore, il Martin Pescatore, il Germano Reale, Folaghe e Gallinelle d’acqua, il Merlo Acquaiolo e la Ballerina Gialla, ma anche di grandi uccelli come gli Aironi, Cicogne,Cormorani che vi stazionano temporaneamente durante la cattiva stagione.
Le acque e l'ecosistema del lago, invitano a praticare sport e a fare lunghe passeggiate, soprattutto d'estate. Per gli amanti della pesca, è un ottimo posto, essendo un bacino idrico con molte qualità ottiche come alborelle, carpe, cavedani, persici, tinche e trote,
Ma, purtroppo, il "tallone d'Achille" del lago che le attività commerciali e i residenti vorrebbero limitare, ovviamente anche per ovvie ragioni economiche, i primi per incrementare i loro affari, i secondi per valorizzare le loro proprietà, è sicuramente, la scarsità delle infrastrutture turistiche, l'abbandono di quelle che già ci sono, come ad esempio delle aree attrezzate con panche e tavolini, ma soprattutto l'assenza di iniziative per convogliare durante l'anno i visitatori, cosa che, potrebbe sicuramente essere ovviata tramite l'intervento di privati sia di fuori, ma anche locali che potrebbero gestire la struttura oppure organizzare eventi che le amministrazioni comunali dovrebbero favorire e la Regione Abruzzo invogliare, magari tramite la pubblicazione di bandi per ottenere fondi destinati a tal fine. Attualmente, veramente poco è stato fatto ed è veramente un peccato, perché il Lago di Sant'Angelo, è una risorsa naturale di grande potenzialità.
Cristiano Vignali - Agenzia Stampa Italia