Salvini: Carbone (Pd), “Castrazione chimica? Di tutto per farsi notare”
Dichiarazione di Ernesto Carbone, componente segreteria del Pd. La proposta di Salvini sulla castrazione chimica? Sono solo 15 anni che ne parla la Lega. Nel 2000 cominciò il deputato leghista Chiappori, nel 2002 è la volta di Calderoli che la propone con ‘un colpo di forbice e non necessariamente sterilizzata’. Nel 2005 Gibelli, Lussana ed Ercole in conferenza stampa annunciano ‘la Pdl per la castrazione chimica degli stupratori’. Nel 2006 l’allora ministro per le Riforme, Roberto Calderoli, racconta di come tale misura avesse successo nei Paesi in cui veniva adottata e ne era così entusiasta da presentare nel 2007 un Ddl in favore della castrazione chimica. Nel 2009 tocca a Salvini che annuncia i gazebo leghisti per la castrazione chimica, ‘presenti in tutta la Lombardia per raccogliere le firme necessarie a sollecitare il Parlamento a discutere immediatamente e a votare il Ddl della Lega contro la violenza sessuale’. Ma se fino ad allora non se ne fece nulla, dopo anni di proclami forse è stato perché l’iniziativa non incontrava il favore dell’allora leader della Lega Bossi, che, sempre nel 2009, premettendo di essere ‘più moderato’, dubitava sull’efficacia di tale misura. Evidentemente, a corto di argomenti, il povero Salvini oggi è costretto a riesumare dal repertorio leghista vecchi vecchissimi e piuttosto discutibili cavalli di battaglia, che in tanti anni di governo di centrodestra e della Lega, sono rimasti semplici proclami pronti a rispuntare all’occorrenza, per fare un po’ di fumo e farsi notare.
Salvini: Rotta (Pd), Castrazione? Lega la propose quando era al governo, è minestra riscaldata
Salvini afferma che la Lega “sta studiando un progetto di legge sulla castrazione chimica” per i colpevoli di violenza sessuale. Deve essere uno studio lungo e dettagliatissimo, visto che va avanti da almeno quindici anni. A introdurre il tema fu l’allora deputato Chiappori. Poi è toccato a Calderoli rilanciare questo cavallo di battaglia del Carroccio, proponendo perfino la castrazione vera e propria: un colpo di forbice e via. Nel 2009, buon ultimo (sembrava), fu la volta dello stesso Salvini. Che cinque anni dopo ci riprova. Insomma, la classica minestra riscaldata. Abbiamo perso il conto dei ddl presentati dalla Lega (la maggior parte quando al governo c’erano loro) su questa iniziativa un po’ becera ma indubbiamente originale. È l’ennesimo proclama inconcludente di un giovane leader al quale l’improvvisa visibilità sembra creare più di un problema. E non trova di meglio che rifugiarsi nella demagogia. Dichiarazione di Alessia Rotta della segreteria del Partito Democratico, responsabile Comunicazione.
Redazione Agenzia Stampa Italia