(ASI) Dopo l'incursione telefonica del direttore generale Rai, Mauro Masi, alla trasmissione "Anno Zero" condotta da Santoro, oggi Luigi de Magistris in una nota su Facebook ha commentato l'accaduto affermando:
"Se il potere esecutivo, piegato agli interessi del presidente del Consiglio, avvelena la pace istituzionale, perche’ apre un conflitto unilaterale con la magistratura e con l’informazione, cosa resta della democrazia? Questo esecutivo-ha continuato l'eurodeputato -ha perso ogni limite considerandosi al di fuori della legge e del doveroso rispetto degli equilibri democratici, come dimostrato dal pestaggio mediatico della Procura di Milano da parte dei quotidiani della famiglia Berlusconi. Ma anche dall’aggressione di giornalisti liberi, compiuta dallo stesso presidente del Consiglio oppure da qualche suo ventriloquo, tipo il dg Rai Masi, con l’aiuto di qualche altro solerte scribacchino a comando, come il ministro Romani. L’appello e la manifestazione del 13 febbraio promossi da Santoro, Spinelli e Travaglio- conclude De Magistris- sono dunque uno strumento prezioso di resistenza democratica ad un golpismo non piu’ strisciante, ma palese e manifesto. Un golpismo che si chiama Berlusconi”.