(ASI)"Prima la privatizzazione della Banca d'Italia grazie alla ghigliottina della presidente della Camera (Sel), poi il no in commissione Lavoro al taglio delle pensioni d'oro, proposto da Fratelli d'Italia. Questa non è la sinistra che parla di equità sociale e lotta ai privilegi.
Questa è la sinistra convertita all'ingordigia dei burocrati e dei raccomandati, che ha perso non solo la propria identità, ma soprattutto il pudore. E' l'unica lettura possibile di quanto accaduto oggi in commissione lavoro. Il capogruppo Meloni aveva dichiarato la disponibilità a emendare la pdl aumentando il tetto minimo e venendo incontro alle richieste del Pd. Ma i veti incrociati in seno ai democrat hanno fatto perdere il buon senso e vincere le super-pensioni". E' quanto dichiara il vicecapogruppo di Fratelli d'Italia a commento dell'emendamento soppressivo deciso dalla commissione Lavoro alla pdl di Fratelli d'Italia sulla revoca della pensioni d'oro.PENSIONI D’ORO, CROSETTO (FDI): COMMISSIONE LAVORO DA’ I NUMERI, BOCCIANO DDL MELONI PER NON TOCCARE SE STESSI E QUALCHE AMICO
«La Commissione Lavoro di Montecitorio sta dando i numeri. Hanno bocciato all’unanimità il disegno di legge Meloni sulle pensioni d'oro dando cifre totalmente false e campate in aria come motivazione e dimenticando che, se anche i tetti proposti fossero stati ritenuti bassi, bastava emendare e cambiarli. Invece hanno voluto togliere il problema per evitare di toccare se stessi e qualche amico. Che vergogna» Lo afferma il coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia, Guido Crosetto.
PENSIONI D’ORO, SCURRIA (FDI): IPOCRITA IL NO DELLA SINISTRA
“Oggi, la sinistra italiana dimostra per l’ennesima volta la sua totale ipocrisia. Il voto contrario della Commissione Lavoro alla proposta di legge di Fratelli d'Italia sulla revoca della pensioni d'oro è l’emblema dell’estrema distanza che separa una parte della classe politica dal popolo italiano. Non possiamo più tollerare che in Italia ci siano ancora queste disparità di trattamento tra chi stenta a vivere con meno di mille euro al mese, e chi senza vergogna percepisce pensioni faraoniche. Probabilmente in altri tempi la sinistra avrebbe fatto della nostra proposta il simbolo di una loro battaglia. Evidentemente a certi privilegi non vogliono rinunciare neanche loro” E’ quanto dichiara l’eurodeputato di Fratelli d’Italia, Marco Scurria