Nell'intervista al mensile edito dal Sacro convento di Assisi - che la pubblicherà nel numero di febbraio e anticipata sul sito sanfrancesco.org - Celentano osserva che Renzi, ''prima di rivolgersi a Berlusconi aveva implorato Grillo. Che per la seconda volta (la prima con Bersani) si è rifiutato di fare l'infiltrato che come Robin Hood poteva rubare ai ricchi per dare ai poveri. Per cui Renzi, non avendo altra scelta, si è accordato con chi, pur avendo una condanna, è tra i primi posti in classifica con ben 8 milioni di voti. Perciò mi fanno ridere gli ipocriti quando dicono che non doveva parlare con Berlusconi. Infatti Renzi non ha parlato con Berlusconi. Ha parlato con 8 milioni di italiani che casualmente assomigliano a Berlusconi''.
Celentano, rispondendo ad un'altra domanda, afferma che ''Grillo e Renzi sono il nuovo della politica italiana. Io li vedrei bene insieme''. L'artista si dice ''soddisfatto'' di come stiano lavorando i grillini, ''anche se non sempre condivido certi loro comportamenti. Il fatto che lavorino per il bene del Paese e questo lo si vede, non significa che certi toni non risultino poi controproducenti e diventino un boomerang contro i loro stessi buoni principi".