Un dato che, purtroppo, non desta alcuna sorpresa, anzi conferma in pieno i numerosi allarmi provenienti da più fronti: dai consumi (che nel biennio 2012-2013 hanno registrato un calo impressionante del -8,1%, pari a circa 60 miliari di Euro in meno sul mercato), al tasso di disoccupazione che ha raggiunto il 12,7% (addirittura al 41,6% quello relativo alla disoccupazione giovanile).
“Di fronte ad uno scenario simile le prospettive economiche del Paese nel 2014 non lasciano intravedere alcuno spiraglio, a meno che il Governo non si decida ad operare concretamente in direzione della crescita e dell’occupazione.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Il potere di acquisto dei cittadini è infatti destinato a diminuire ulteriormente, per far fronte all’aumento di prezzi e tariffe che graveranno sui bilanci familiari per 1.384 Euro a famiglia.
Agli aggravi si aggiunge il vero e proprio caos sul piano fiscale: tra mini IMU, Tasi e detrazioni incerte i cittadini si trovano in una situazione di insostenibile indeterminatezza, che li porta a contenere ulteriormente i consumi già fortemente ridotti.
Per invertire tale tendenza è urgente che il Governo agisca per il rilancio del potere di acquisto delle famiglie, attuando una detassazione a favore del reddito fisso ed avviando un serio piano di investimenti per lo sviluppo e la ricerca (fondamentale per la ripresa occupazionale).
È necessario vincolare a tali scopi ogni centesimo risparmiato attraverso:
- l’attuazione degli annunciati tagli agli sprechi, alle inefficienze, ai privilegi;
- il potenziamento della lotta all’evasione fiscale;
- l’avvio di un deciso intervento sulle speculazioni delle filiere produttive, che continuano a determinare aumenti ingiustificati di prezzi e tariffe (tra l’altro senza offrire alcun miglioramento sul piano dell'efficienza e della qualità).