Secondo quanto calcolato dal 23° rapporto Adusbef, appena il 9,1% dei 34,20 miliardi di euro di tredicesime che verranno pagate quest’anno (tra l’altro in diminuzione: -0,9% rispetto al monte tredicesime pagato nel 2012), resterà realmente nelle tasche di lavoratori e pensionati. Il resto se ne andrà per pagamenti di rate, mutui, tasse, utenze, ecc.
I consumi relativi agli acquisti dei ragli natalizi saranno quindi “sotto zero”: secondo quanto monitorato dall’O.N.F – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, i primi risultati relativi alle intenzioni di acquisto degli italiani in vista di tale festività rivelano una nuova contrazione dei consumi del -11,2%, con una spesa media a famiglia per i regali di appena 132 Euro. Regali che, ovviamente, saranno estremamente mirati ed in molti casi saranno riservati esclusivamente ai bambini.
Ecco una prima stima dei consumi per le festività natalizie nei diversi settori di spesa, in base alle risposte del nostro campione (dislocato al Nord, Centro e Sud Italia, sia nelle piccole che nelle grandi città).
- Abbigliamento e calzature -12%
- Mobili, arredamento ed elettrodomestici -31%
- Profumeria e cura della persona -6%
- Giocattoli -2%
- Alimentazione -1%
- Elettronica di consumo -6%
- Editoria (libri e cd) +0,5%
- Turismo -16%
Solo il settore dell’editoria registrerà un lievissimo aumento negli acquisti rispetto al 2012, soprattutto grazie alle forti promozioni ed ai prezzi comunque contenuti.
Il dato più sconvolgente riguarda il settore alimentare e quello dei giocattoli, vale a dire i comparti più “gettonati” durante le festività natalizie che, in previsione, registreranno rispettivamente un calo del -1% e del -2%.
Le vendite di fine anno, quindi, confermeranno un andamento che si protrae da anni, sul quale pesa in maniera pesantissima anche l’incremento IVA al 22%, nonché l’intollerabile clima di incertezza sul fronte della tassazione sulla casa.
“E’ fondamentale che il Governo intervenga con una manovra equa e concreta, realmente in grado di stimolare una ripresa della domanda di mercato (attraverso un avvio immediato dei saldi ed una detassazione delle tredicesime) e un rilancio degli investimenti per lo sviluppo e la ricerca.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.