(ASI) Roma – "Il governo non ha capito che l’aumento del prezzo dell’energia non è legato agli incentivi per le energie rinnovabili. Una convinzione del genere è ridicola e fuori da ogni logica". E' quanto affermano i deputati M5S delle commissioni Attivit à produttive e Ambiente al termine del ciclo di audizioni per approfondire il tema della green economy.
"Siamo aperti a parlare dimodifiche del sistema incentivante – proseguono –, analizzando l’opportunità di spostare gli incentivi di 11 miliardi annui sulla fiscalità generale anziché sulla bolletta del cittadino. Fra i dati emersi dalle audizioni è utile sottolineare come gli incentivi per il fotovoltaico abbiano portato sotto forma di gettito fiscale ben otto miliardi di euro allo Stato italiano in un anno".
"Bisogna guardare ad un'idea nuova di economia verde, in particolare sviluppare i distretti energetici, in modo da poter cedere energia anche al proprio vicinodi casa direttamente. Pensiamo ad una produzione periferica dell’energia, guardando in particolare ai piccoli produttori. Auspichiamo prosegua il monitoraggio del settore per ottimizzare gli investimenti ed evitarespeculazioni".
"Certo sentire Enel parlare di green economy ha del paradossale. Abbiamo sentito come loro puntino alla generazione distribuita, salvo poi scivolare sulle grandi centrali a carbone dove prevalgono finte tecnologie pulite".
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