(ASI) “È impensabile anche solo ipotizzare di evitare l’incremento dell’IVA mettendo mano alle accise sui carburanti.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Sarebbe una vera e propria presa in giro nei confronti non solo degli automobilisti, ma di tutti i cittadini.
Si tratterebbe comunque di una misura dall’impatto catastrofico sui consumi e sull’intera economia. Il solito gioco delle tre carte, le cui ricadute sono sempre e comunque a carico delle famiglie.
Aumentando le accise, infatti, le ripercussioni toccherebbero sia, direttamente, i costi dei carburanti (già ben al di sopra della soglia accettabile) e, in termini indiretti, inciderebbero sui prezzi di tutti i beni di largo consumo trasportati per oltre l’86% su gomma.
Come sosteniamo da sempre, ogni centesimo di aumento del costo del carburante agisce da forte moltiplicatore sui costi di tutti i beni ed i servizi.
Per questo siamo nettamente contrari ad ogni ritocco delle accise, che non risolverebbe affatto il nodo IVA.
Per eliminare realmente e definitivamente l’ipotesi di incremento dell’Imposta sul Valore Aggiunto è necessario agire concretamente:
- avviando una seria e concreta azione di contrasto all’evasione fiscale;
- attuando un deciso taglio a sprechi, abusi e privilegi (a partire ad esempio da una riduzione drastica di auto blu, consulenze esterne alla pubblica amministrazione, realizzazione del piano per l’accorpamento delle Province);