Questo progetto finanziario, che sta per giungere nel tavolo delle grandi opere (con la partecipazione di Grandi lavori Fincosit spa, Impresa Mantovani, Maltauro), prevedrebbe il prolungamento dell’attuale passante Alpe Adria (già finanziato a gennaio, con lavori che partiranno nel 2014) da Macchietto di Perarolo di Cadore al Comune di Comelico Superiore. Questo “terzo valico” sarebbe lungo 40 km circa e il costo sarebbe di poco superiore al miliardo di euro.
Dopo il valico di Brennero e quello di Tolmezzo, quindi, si passerebbe senza l’Alto Adige, traforando il Monte Cavallino, alto 2689 metri. Questa sarà la difficoltà maggiore, in quanto, oltre alla difficoltà nel lavoro stesso, si necessiterà di contributi austriaci. Il progetto prevede il pagamento di un pedaggio lungo tutta la strada, escludendo i residenti in Cadore.
Altresì, utilizzando le strade già esistenti, con opportuni interventi, si eviterà l’ostacolo della Convenzione delle Alpi, impedente l’attraversamento dell’arco alpino con nuove arterie di (grande) comunicazione. La nuova intervalliva quindi arriverebbe a Padola, per poi proseguire verso Dobbiaco oppure realizzare il traforo del Cavallino. Sempre ascoltando le ragioni altoatesine.
Valentino Quintana per Agenzia Stampa Italia
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione