Stando a quanto riportato nella nota (che potete leggere integralmente in fondo a questo articolo), l'assessore alla scuola del Comune di Bologna avrebbe avanzato la proposta di sostituire le parole "madre" e "padre" con "genitore richiedente" e "altro genitore" sui moduli delle mense scolastiche.
Burocratichese? Macché! Nel caso in cui un bambino avesse due madri o due padri, forse per ovviare ad eventuali situazioni di imbarazzo, l'amministrazione locale avrebbe pensato bene di proporre la rimozione di due termini che da millenni designano le due figure guida della famiglia.
Fratelli d'Italia insorge e, attraverso il responsabile provinciale Nofori, esprime il dissenso verso una forma di negazione della famiglia, cardine della Società.
Il movimento di Giorgia Meloni annuncia anche una raccolta firme per il fine settimana, con lo scopo di sensibilizzare e mobilitare i bolognesi nei confronti della proposta dell'assessore alla scuola.
Marco Petrelli - Agenzia Stampa Italia
BOLOGNA, TERRA DI VERGOGNA (Comunicato di Fratelli d' Italia Bologna)
Fratelli d’ Italia si oppone fermamente alla proposta dell’ Assessore alla Scuola del Comune di Bologna, Marilena Pillati, di togliere la dicitura “padre” e “madre” dai moduli di iscrizione alle mense scolastiche, sostituendole con “Genitore richiedente” ed “Altro genitore”.
“Le scelte individuali sono da rispettare e tutelare, anche quelle sessuali, ma l’ apertura e la tolleranza non presuppongono la negazione del cardine della nostra società: la famiglia tradizionale, composta da madre e padre, che insieme procreano e danno vita alle nuove generazioni.” Afferma Fabrizio Nofori, Responsabile Provinciale di Fratelli d’Italia “Non c’ è futuro possibile senza la tutela della famiglia ed ogni bambino ha il diritto di avere una visione chiara del mondo; il tempo e la scoperta di sé poi lo porterà a scegliere la sua strada.
Fratelli d’ Italia non smetterà mai di opporsi all’ oblio nel quale si vuole fare scomparire questo presupposto fondamentale e ciò che oltremodo meraviglia è la posizione di UDC e PdL, che giustamente si indignano a Bologna, ma che sono al Governo con chi tenta di demolire il concetto di famiglia tradizionale, come la Ministra Kyenge.
Sabato pomeriggio saremo in Piazza 4 Novembre con un Gazebo dalle 16 alle 18.30 per una raccolta firme contro questa assurda proposta del Comune di Bologna.
Bologna è sempre più rossa di vergogna.”