Giorgi, dopo aver accettato, è stato travolto da polemiche provenienti sia dal suo stesso partito che dalla sezione arcolana del PdCI (Partito dei comunisti italiani).
Il motivo di tanto baccano è piuttosto chiaro: i comunisti contestano al primo cittadino di dare spazio ad un movimento da loro considerato fascista in un luogo, Arcola, che lo stesso PdCI locale in una nota stampa definisce "un baluardo dell’antifascismo, ha dato i natali a partigiani ed eroi della Guerra di Spagna, è stata protagonista della Lotta di Liberazione"
Intervenuto sulla vicenda anche il capo gruppo Prc (Rifondazione comunista) di Arcola Salvatore Romeo che, in una mozione da presentare in Consiglio, ha voluto esprimere (6 Settembre) " disapprovazione per l’incontro tenutosi che di fatto ha posto questo Movimento interlocutore dell’Amministrazione comunale, biasima le dichiarazioni del Sindaco nei confronti delle Forze di Sinistra che hanno condannato l’incontro, auspica dichiarazioni di scuse da parte del Sindaco nei confronti dei cittadini democratici del nostro Comune". Il consigliere ha palesato anche che in futuro non avvengano "nuovi incontri istituzionali con rappresentanti di questo movimento".
Fin qui nulla di strano, niente di diverso dalle polemiche locali su fascismo e antifascismo. A creare scompiglio, invece, sarebbe una dichiarazione della capogruppo Prc al Comune di La Spezia Simona Cossu. Stando a quanto riportato dal quotidiano on line Città della Spezia in un articolo di giovedì 5 Settembre, Cossu avrebbe puntato il dito contro le forze di sinistra di Arcola: "[...] ci corre l'obbligo di capire questo atteggiamento del Pd, di Sel, del Pdci, che essendo nelle Amministrazioni che Governano sia il Comune di Arcola che quello della Spezia hanno dato ascolto ai rappresentanti di Forza Nuova. Ribadendo la nostra posizione politica in rispetto della Costituzione Italiana per la messa al bando di forze politiche che si rifanno al fascismo ed al nazismo chiediamo alle forze di Sinistra, all'ANPI e a tutti i cittadini /e di discostarsi da questi indegni incontri e di allontanare dalle amministrazioni coloro che hanno ritenuto opportuno incontrare gli esponenti di Forza Nuova".
Insomma nell'arco di 24 ore il caos, dovuto forse ad una mancata tempestività da parte dei partiti politici di sinistra di Arcola a contrapporsi all'iniziativa promossa da Forza Nuova. Oppure no, una svista, della Cossu che non avrebbe tenuto contro che Idv e "Vendoliani" avrebbero preso le distanze dall'evento già da alcuni giorni, come dimostrato dalla nota del presidente del circolo di Sel nel quale l'incontro è definito "scivolone".
Dalle polemiche emerge un dato ben più inquietante, che va ben oltre i soliti appelli all'antifascismo militante, cioé che le tematiche del sociale e del lavoro continuano ad essere considerate monopolio di una parte politica, monopolio difeso a spada tratta. In due parole poco importa da un colloquio possano o meno uscire soluzioni tali da apportare benefici e benessere alla Collettività, ciò che conta è che a parlare non siano i "fascisti". Sessantotto anni dopo la fine della guerra, a due giorni dal 70^ dell' Armistizio e in piena crisi economica verrebbe da pensare che la lotta al fascismo conti più di ripresa e speculazione finanziaria. No, ci aguriamo vivamente non sia così.
Marco Petrelli- Agenzia Stampa Italia
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