L’inadeguatezza del modello organizzativo introdotto è stata da tempo denunciata anche attraverso la presentazione di ricorsi al TAR, nei quali si è richiamata l’attenzione sull’introduzione di uno spoil system strisciante.
L’indipendenza di un istituto quale la Consob è condizione necessaria per la protezione e la tutela dei risparmiatori e può essere perseguita solo attraverso la valorizzazione ed il rispetto della struttura che, nel corso degli anni, ha acquisito competenze professionali di altissimo livello.
La vicenda MPS è emblematica di come la Consob non dovrebbe comportarsi.
Quest’ultima, nel luglio del 2011, ha ricevuto un esposto che illustrava nel dettaglio le spericolate operazioni che MPS aveva posto in atto. L’esposto viene assegnato a ben quattro divisioni della Consob ma ciò non di meno la Commissione non adotta alcuna decisione.
Occorre attendere oltre un anno (ottobre 2012) perche MPS confessi alla Consob le caratteristiche tossiche delle operazioni in derivati (denominate “Alexandria” e “Santorini”) che aveva posto in essere con Nomura e Deutche Bank. Purtroppo la Consob non ritiene opportuno, nonostante l’esposto, di chiedere a MPS di informare il mercato (i risparmiatori).
Il black-out informativo continua sino a fine gennaio 2013 quando per la prima volta MPS, su richiesta Consob ed in piena campagna elettorale, inizia ad ammettere perdite su derivati.
Ancora a fine marzo 2013 il bilancio presentato da MPS non contabilizza correttamente le operazioni in derivati. La Consob, anche in questo caso, non attiva i suoi poteri, e non impone a MPS alcuna rettifica al bilancio né il rilascio di altre informative aggiuntive.
Quella della Consob è un’inazione ingiustificabile che consente il perdurare di asimmetrie informative, con conseguente errato prezzamento dei titoli e danno per i risparmiatori consumatori che ignari li acquistano mentre avrebbero dovuto essere informati circa il reale stato dei conti di MPS.
Per questi motivi, per evitare il protrarsi di questa assurda situazione in cui il controllore conosce ma non ritiene di intervenire, la Federconsumatori ha avviato, per conto dei risparmiatori, una richiesta di risarcimento danni nei confronti della Commissione e chiede un intervento al Ministro Saccomanni.