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(ASI) I dati del rapporto Istat fotografano una situazione di crisi che denunciamo da anni. La diminuzione del reddito disponibile rilevata dall’Istituto di statistica, purtroppo, non ci sorprende affatto, vista la drastica contrazione del potere d’acquisto delle famiglie registrato in questi anni. L’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha rilevato infatti che dal 2008 il potere d’acquisto ha subito un calo del -14,1%.
Tutto questo, ovviamente, non può non avere gravi conseguenze sui consumi: secondo le nostre stime, questi ultimi sono diminuiti del -6,9% nel biennio 2012-2013, pari ad un calo di 49 miliardi di Euro della spesa delle famiglie Da tempo invochiamo misure di contrasto alla crisi che attanaglia la nostra economia. Ribadiamo che per il recupero del potere d’acquisto è fondamentale intervenire su due fronti: da un lato è indispensabile stanziare investimenti per lo sviluppo e l’innovazione, che consentano inoltre di recuperare posti di lavoro per i giovani (ad oggi meno del 58% dei diplomati e dei laureati trova un impiego entro tre anni dal conseguimento del titolo di studio!). Inoltre occorre abbandonare ogni ipotesi di aumento dell’Iva: portare la tassa sui consumi dal 21% al 22% sarebbe un atto gravissimo, che peserebbe ulteriormente sulle tasche già vuote dei cittadini.
Redazione Agenzia Stampa Italia
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