La Federconsumatori sostiene che il nostro Paese non può e soprattutto non deve rinunciare alla sanità pubblica universale. Il diritto alla salute deve restare uguale per tutti. Basta scaricare sui malati e sulle loro famiglie gli effetti disastrosi di politiche miopi, di gestioni inadeguate, di sprechi ricorrenti e abusi.
Il Governo prenda atto che non può continuare a chiedere ai cittadini di pagare di tasca propria per far fronte ai danni ormai evidenti causati dalla politica dei tagli alla sanità.
Ci riferiamo in particolare al fallimento documentato del superticket del Ministro Tremonti che, in sintesi, ha prodotto gravi esclusioni sociali e fughe nel privato da parte di chi se lo può permettere.
Il ticket di 10 euro per esami e visite non ha dato i risparmi sperati e le entrate per le casse dello Stato risultano addirittura dimezzate. Inoltre, tale operazione ha prodotto un calo dell’8,5% delle prestazioni erogate dal SSN ed ha colpito il 17,5% dei cittadini non esenti.
In attesa di conoscere cosa il Governo ha intenzione di fare per la sanità pubblica la Federconsumatori insiste sul valore irrinunciabile di un SSN che mantenga i caratteri di equità di universalismo e sostenibilità.
In particolare chiediamo trasparenza sulle scelte e sulle priorità; un sistema di “valutazione di impatto” della spesa sanitaria sui bilanci familiari; un attento monitoraggio sulla qualità e sull’adeguatezza dei servizi, a partire la liste di attesa; una comunicazione mirata al cittadino contribuente ed un tavolo di confronto e verifica con le rappresentanze dei cittadini.