×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113
Come la Juve può risorgere e migliorare.

(ASI) Il 1 novembre la Juve ha compiuto 115 anni e non poteva festeggiare in modo peggiore. La sconfitta contro l’Inter fa riflettere e Conte dovrà lavorare moltissimo sul piano psicologico. Ci sarebbe stata una sconfitta per 1 a 0, magari nel finale, ma un 3 a 1 per come è maturato non fa stare tranquilli i tifosi bianconeri e quest’Inter fa paura.

 La netta differenza tra le due squadre è in fase offensiva, infatti con un Milito così, supportato da un altrettanto valido Palacio, forse solo il Cavani dei giorni migliori può competere, senza dimenticare i suggerimenti di Cassano (seppur ieri in ombra). La Juve senza Vucinic lì davanti non è in grado di fare nulla, Giovinco corre, s’impegna, ma si conferma ancora una volta uno non da Juve (al campionato la sentenza definitiva) e lo spettro di Del Piero si fa sentire. Quagliarella è incostante, che ogni tanto risolve le partite, ma spesso folleggia, Bendtner può creare gli spazi, ma come precisione con i piedi è a dir poco imbarazzante e poi c’è Matri retrocesso a ultimo attaccante, anche se onestamente forse sarebbe stata la scelta migliore al posto di Vucinic e non Bendtner, che convince molto poco. Il trio di centrocampo è forte, Pirlo indiscutibile, Vidal si è ricaricato, anche se pesa la palla persa con quel Guarin che forse faceva più comodo ai bianconeri di Caceres (sessione di gennaio dello scorso calciomercato) e Marchisio è parso meno preciso e incisivo, ma l’errore grave è non aver messo il giovanissimo e in forma Pogba che di sicuro avrebbe potuto dire la sua.

La difesa, la triade nazionale ha fatto benino, ottimo Barzagli e Bonucci sembra cresciuto, con Chiellini che soffre molto lo svantaggio (lo ricordiamo tutti due anni fa). Gli esterni: con Asamoah nulla da dire, anche se non ha vici adeguati (De Ceglie non convince) e sulla destra tra Lichsteiner, che perde spesso la testa, Caceres un po’ leggerino e Isla, oggetto misterioso, non c’è quel rendimento che serve. Comunque il dato inequivocabile e che boccia il mercato della Juve è che manca un bomber serio, il famoso top-player, perché vista dalle occasioni la Juve ha fatto più dell’Inter e fanno riflettere le altre partite: con il Nordsaelland due settimane fa ha fatto 33 tiri, ma un solo goal (non a caso con Vucinic), con il Bologna e il Catania ha vinto di misura pur avendo creato tantissimo e non è possibile che tutti i portieri siano fenomeni. Le uniche goleade sono state contro la Roma, che è in difficoltà e ad opera degli attaccanti con l’Udinese in dieci. Napoli e soprattutto Inter sono alla finestra agguerrite e competitive con attacchi stellari, le altre che verranno a Torino si sentiranno caricate, perché da oggi lo Juventus stadium non è più una rocca inespugnabile e il segnale sarà arrivato pure oltremanica al Chelsea in attesa di sbarcare. Nulla è ancora perso, la Juve è ancora in testa, può ancora qualificarsi per la Champion e fare addirittura meglio dell’anno scorso (non a caso ha più punti della scorsa edizione), ma servirà:

1- mantenere la concentrazione, sdrammatizzare la sconfitta e forse essere più umili e concentrati. A volte gli schiaffoni fanno bene e servono a temprare il carattere;

2- a dicembre sarà importante il ritorno di Antonio Conte, grande assente in panchina e negli intervalli, essendo capace di scuotere i suoi come nessuno e di sicuro molto meglio di Alessio;

3- spendere soldi a gennaio e prendere un fuoriclasse davanti, con un Drogba, un Villa, un Lewandosky si inizierebbe a ragionare e forse allora la Juve farebbe veramente paura a tutti. Un dato su tutti se è riuscita a imporsi senza punte, immaginate cosa accadrebbe con un bomber?

Non dimentichiamo poi che in campionato il Napoli è troppo Cavani dipendente e dietro non è irresistibile, la stessa favolosa Inter lascia ogni tanto delle voragini enormi e dietro fa svarioni incredibili e il trio delle meraviglie non può reggere tutto un campionato così, specialmente con l’Europa league che diventerà più impegnativa e con la stanchezza che si farà sentire per essere passata dai preliminari. Insomma la vera rivale della Juve è la Juve stessa, c’è una differenza enorme con l’anno scorso e cioè quello scudetto sulla maglia, che ricorda quello che c’è stato l’anno scorso e che con la testa sulle spalle, l’umiltà e l’impegno potrebbe senz’altro ripetersi.

Daniele Corvi -Agenzia Stampa Italia

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

onSquarta.jpg

 
L'onestà intellettuale crea dibattito e stimola nelle persone l'approfondimento. Chi sostiene l'informazione libera, sostiene il pluralismo e la libertà di pensiero. La nostra missione è fare informazione a 360 gradi.

Se credi ed apprezzi la linea editoriale di questo giornale hai la possibilità di sostenerlo concretamente.
 

 

 

Ultimi articoli

Ramelli. Fratelli d'Italia: Orgogliosi di Governo che non arretra. Il ricordo sia sigillo di pacificazione nazionale

(ASI) Fratelli d'Italia ricorda il giovane  Sergio Ramelli, che cinquant’anni fa, mentre rincasava, fu aggredito in modo barbaro, a colpi di chiave inglese, da alcuni militanti della sinistra ...

Campi Flegrei, Nappi (Lega): Governo si fa trovare pronto. Ora la Regione faccia la sua parte

(ASI) “Sullo stato di mobilitazione nazionale per i Campi Flegrei la risposta del Governo è stata tempestiva come sempre, quando si deve far fronte a una criticità. Niente panico né allarmismo, ...

Prezzi: Coldiretti, bene a regime speciale gasolio agricolo per evitare aumento dei prezzi della spesa

(ASI) Il via libera definitivo del Consiglio dei Ministri al Decreto legislativo di riforma delle accise, che ha mantenuto l'attuale regime per il carburante usato in agricoltura, è importante per garantire ...

Referendum, Barbera (Prc): "I ladri di democrazia colpiscono ancora"

(ASI) "Non è certo un caso che il governo Meloni abbia deciso di accorpare la data dei referendum sociali alla data del ballottaggio delle amministrative, che si terrà l'8 e 9 giugno, ...

PNRR, QUartini (M5S): “Da Fitto a Foti, resta flop Governo su sanità”

(ASI)Roma - “È estremamente preoccupante la fotografia che emerge dai dati diffusi da Agenas a proposito delle strutture sanitarie previste dal PNRR. A dicembre 2024, solo il 28% degli ospedali di comunità ...

Ponte Stretto, Germanà (Lega): da M5S solita macchina di fake news

(ASI) Roma - “Il Movimento 5 Stelle ragiona sempre in termini di ‘uno vale uno’, confrontando opere con caratteristiche completamente diverse. Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina è il più ...

Culicchia, ancora oggi in Italia l'avversario politico è considerato un nemico e in quanto tale viene disumanizzato

(ASI) Abbiamo avuto il piacere di intervista lo scrittore Giuseppe Culicchia, da pochi giorni in libreria con il suo nuovo libro “Uccidere un fascista – Sergio Ramelli, una vita spezzata dall’...

Ricordato Sergio Ramelli a 50 anni dalla sua aggressione

(ASI) Perugia. Questa mattina il Coordinamento perugino di Fratelli d’Italia ha commemorato, presso la rotonda stradale a lui intitolata, la figura del giovane militante di destra Sergio Ramelli, ucciso ...

Gasparri (FI): dati Istat confermano efficacia politiche governo cdx

(ASI) “Continua l’andamento positivo dell’economia del nostro Paese. I nuovi dati Istat confermano l’aumento di 352mila occupati mentre la disoccupazione scende al 6,5%. Un risultato che testimonia l’...

×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113