×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113

(ASI) Due settimane fa una delegazione medica multispecialistica si è recata in Libia per visitare alcuni ospedali dove si avvierà una collaborazione tra i medici italiani e libici per la cura dei feriti della recente guerra e lo sviluppo della formazione medica nell'ambito di un ampio programma di cooperazione sanitaria per l'aggiornamento clinico e le nuove tecnologie.



 Il tutto ufficializzato nella nascita di un'associazione ad hoc che farà riferimento alla clinica romana Villa Pia di cui abbiamo intervistato il primario chirurgo Dr. Massimiliano Iannuzzi Mungo, che si occuperà di organizzare la formazione medica tra i due Paesi, sviluppare programmi di prevenzione clinica e linee guida congiunte per i trattamenti terapeutici, organizzare congressi medici e corsi di aggiornamento.




Quando ha avuto inizio la cooperazione sanitaria con la Libia?

La collaborazione sanitaria per i feriti della guerra in Libia è iniziata per quanto mi riguarda nell'ottobre 2011 quando sono stato chiamato per un caso molto complicato di un paziente che era giunto in Italia in condizioni gravissime e che poi ho sottoposto ad intervento chirurgico e successivamente dimesso dopo due mesi di degenza. La collaborazione sanitaria italiana per i feriti della rivoluzione libica è iniziata alcuni mesi prima durante nell'ambito di un programma di collaborazione ed assistenza tra l'Italia ed il nuovo governo provvisorio libico.

A livello diplomatico ci sono state delle perplessità al riguardo?
Per quanto mi risulta a livello diplomatico non ci dovrebbero essere state particolari problematiche rientrando l'assistenza medica in un rapporto ufficiale di collaborazione tra l'Italia e la Libia.

E delle polemiche dell'Unhcr accese durante la Giornata Mondiale del Rifugiato che pensa?
Nel merito specifico dei malati libici che noi trattiamo la loro figura non mi risulta che sia quella dei rifugiati ma giungono alla nostra osservazione con regolare visto d'ingresso in Italia per poi ritornare in patria appena terminate le cure senza assumere la figura del rifugiato anzi molti di essi hanno fretta di rientrare proprio perché vogliono collaborare per la rinascita del Paese per cui hanno combattuto.

Personalmente da che cosa è stato spinto fino al punto da mettersi in prima linea nel curare i feriti di guerra?
Personalmente dopo il primo caso che ho trattato mi sono stati presentati ulteriori casi di feriti e non solo combattenti ma anche bambini che purtroppo in caso di guerra sono le vittime più innocenti e indifese e penso che sia un dovere non solo professionale ma anche umano rendersi disponibile. In particolare venendo a contatto con i pazienti libici ho potuto apprezzare la loro grande volontà di cambiamento per il futuro del loro Paese che li ha portati anche a sacrificarsi per un ideale di libertà, inoltre dal punto di vista interpersonale si è creato un rapporto di stima e fiducia con molti di loro che prosegue anche dopo il periodo di cura.

Su che cosa s'incontrano particolarmente le professionalità mediche libiche e italiane?
Tutti i pazienti libici sono seguiti anche da medici libici presenti in Italia con i quali si discutono i casi e le scelte terapeutiche potendo apprezzare le professionalità dei colleghi libici. In particolare nel nostro reparto presso al Clinica Villa Pia dove negli ultimi mesi molti pazienti sono stati curati nelle varie branche specialistiche (chirurgia generale, plastica, urologia, medicina interna, ecc.) abbiamo la stretta collaborazione del coordinatore dei medici libici in Italia il dr. Nasserdin Ezitouni, chirurgo generale, di cui apprezziamo la serietà professionale e la costante presenza in reparto. Posso quindi confermare che il livello di preparazione dei colleghi libici è assolutamente di elevato livello clinico.

Al di là della lodevole e specifica iniziativa, a livello medico i rapporti fra Tripoli e Roma continueranno? su quale aspetto?
Proprio dai tanti punti in comune sia professionali che umani che si sono stabiliti dal rapporto di collaborazione tra i medici italiani e libici si stanno sviluppando molte iniziative di collaborazione proiettate al futuro tra questa possiamo evidenziare che è intento comune programmare nel futuro dei rapporti di collaborazione sanitaria un'attività di tipo scientifico che dovrà spaziare dalla organizzazione di corsi di formazione per i medici libici da effettuarsi sia in Libia che in Italia, organizzare progetti di ricerca comuni, progetti di tele medicina, così come è in programma di organizzare un primo congresso medico multi specialistico in Libia entro l'anno. Proprio per sviluppare questi rapporti di tipo scientifico e formativo abbiamo ricevuto recentemente la visita del Presidente dell'Ordine dei Medici Libico Dr. Mohamed Alghouj che nell'ambito dei suoi incontri nel nostro Paese ha anche visitato il nostro reparto deidicato ai pazienti Libici a Villa Pia ed in questa occasione ha incontrato anche il presidente dell'Ordine dei Medici di Roma dr. Lala con il quale ha avviato un ampio programma di collaborazione. Una nostra delegazione medica in Libia ha preso ulteriori contatti con le strutture sanitarie libiche ed avviare rapidamente la collaborazione clinico scientifica tra i due Paesi.

In base a questa esperienza così particolare, crede che i medici italiani sono nella loro formazione mentalmente proiettati e preparati verso una dimensione internazionale, fuori dai propri confini?
I medici italiani sono sicuramente proiettati a collaborazioni mediche internazionali e tante esperienze sono note nei confronti di paesi in via di sviluppo e tante assistenze umanitarie vengono messe in atto proprio dai medici italiani.

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

 
L'onestà intellettuale crea dibattito e stimola nelle persone l'approfondimento. Chi sostiene l'informazione libera, sostiene il pluralismo e la libertà di pensiero. La nostra missione è fare informazione a 360 gradi.

Se credi ed apprezzi la linea editoriale di questo giornale hai la possibilità di sostenerlo concretamente.
 

 

 

Ultimi articoli

A Montecarlo apre il museo Michael Jackson di Salvo Nugnes

(ASI) Un progetto di grande portata internazionale è pronto a vedere la luce nel cuore del principato. Un museo monumentale dedicato a Michael Jackson, il Re del Pop, figura immortale della ...

Cleopatra oltre il mito di Elisa Fossati

(ASI) Tutti crediamo di conoscere Cleopatra, anche attraverso le numerose interpretazioni cinematografiche che ne sono state fatte.

Agricoltura, Almici (Fdi): Su lupo preservata delega per regolamentazione equilibrata  

(ASI) "Sul tema del lupo è arrivato il momento di smetterla con ricostruzioni fantasiose e titoli pensati per fare rumore. La realtà è semplice: la delega al Governo non è stata rallentata, ma ...

XIV giornata di Campionato tra Coppe e verdetti. Il punto di Sergio Curcio

XIV giornata di Campionato tra Coppe e verdetti. Il punto di Sergio Curcio

Suolo, Confeuro-Accademia IC: “Meno consumo e più agricoltura rigenerativa per tutela”

(ASI) “In occasione della Giornata Mondiale del Suolo - dichiarano Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, e Carmela Tiso, portavoce nazionale di Accademia Iniziativa Comune - è necessario ribadire con forza quanto ...

La funzione fondamentale delle film commission raccontata attraverso il libro di Daniele Corvi e Fabio Melelli al Laceno d’Oro.

 (ASI) Al cinema Eliseo di Avellino è stato presentato il libro “Le Fondazioni Film Commission. Tra ruolo istituzionale e cineturismo” di Daniele Corvi e Fabio Melelli in un evento collaterale ...

Lavoro: Coldiretti, bene proroga occasionale, ora stabilizzarlo in finanziaria. Misura sociale utilizzata da studenti e pensionati che completa il mercato del lavoro nei campi

(ASI) La proroga del lavoro occasionale in agricoltura contenuta nel ddl Semplificazioni è importante rispetto a uno strumento che ha dimostrato di rappresentare una misura utile, anche a livello sociale, senza ...

UGL entra per la prima volta nella RSU della STS Società Tipografica Siciliana S.p.A.

(ASI) Per la prima volta l'UGL conquista la rappresentanza sindacale all'interno della STS Società Tipografica Siciliana S.p.A., nella Zona Industriale di Catania. Alle elezioni per il rinnovo delle ...

Ue: Giglio Vigna (Lega), non imporre ideologia. Italia per neutralità tecnologica 

(ASI) Roma, 5 dic. - "L'Italia è per la neutralità tecnologica. L'Italia è contro l'ideologia dell'elettrico al 100%. Per questo diciamo sì a tutte le tecnologie: elettrico, biogas, biocarburanti, idrogeno, e-diesel, diesel di ultima ...

Rosellina Madeo (Pd): «Superare le divisioni interne per tornare alla maggioranza»

(ASI) Cosenza – «Il grande progetto del Partito Democratico ha bisogno di tutti noi, nessuno escluso. Occorre superare le divisioni interne e mettere da parte i personalismi – così la consigliera regionale ...

×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113