(ASI) "La comunità internazionale deve agire compatta in Siria per far fronte ad una crisi umanitaria che preoccupa molto, ma non ci sono i presupposti per una azione militare". Così riporta un comunicato della Farnesina dove viene riassunto l'intervento del Ministro Giulio Terzi ad Istanbul, dove ha discusso del dossier siriano con i partner internazionali a margine della conferenza sulla Somalia.
"Credo che l'uso della forza sia una opzione sul tavolo al di fuori del Consiglio di Sicurezza dell'Onu- ha dichiarato Terzi aggiugnendo- Non esistono i presupposti per un intervento sul modello libico né all'Onu né fra i paesi occidentali, né fra i governi della regione". Quanto alla crisi umanitaria, Terzi ha ricordato che l'Italia ha già predisposto interventi nel settore medico a favore delle popolazioni."L'Italia- ha detto ancora- è favorevole alla preparazione nel Consiglio di sicurezza Onu di una risoluzione che rafforzi in maniera decisiva la capacità di operare e anche di auto-tutelarsi della missione degli osservatori internazionali. Terzi ha definito al riguardo "centrale" la posizione della Russia, auspicando che il governo russo capisca che la posizione del presidente siriano Bashar El Assad è "definitivamente compromessa" e che "bisogna trovare una soluzione politica". Il capo della diplomazia italiana si è pronunciato anche per un rafforzamento delle sanzioni contro i vertici del regime di Damasco e per un maggiore coinvolgimento della Corte Penale Internazionale dell'Aja.