(ASI) ROMA - Sono circa le sette di sera e, in una affollata Piazza di Spagna nel centro della capitale, appare uno striscione per ricordare Bobby Sands nell’anniversario della sua scomparsa. Il 5 maggio di trentuno anni fa, dopo sessantasei giorni di sciopero della fame, il Comandante dell’Ira Bobby Sands muore nei blocchi H della prigione di Long Kesh.
Nello striscione srotolato in Piazza di Spagna si legge: “05-05-81 Bobby Sands: Hunger non è un film”. In riferimento all’uscita del film “Hunger” del regista Steve McQueen nelle sale italiane, dopo quattro anni dalla sua realizzazione, che racconta la storia del patriota irlandese.
La flash mob, organizzata dal “Coordinamento amici dei pow irlandesi”, ha poi distribuito un volantino ai numerosi presenti nella piazza. “Il militante dell’Ira Bobby Sands – si legge – protestava contro il mancato riconoscimento dello status di prigioniero politico per i repubblicani irlandesi e contro le durissime condizioni carcerarie imposte dai britannici – e continua – nove prigionieri morirono nella totale indifferenza del governo di Londra guidato da Margaret Thatcher”.
Dal 1981 ad oggi poco è cambiato, numerosi prigionieri repubblicani denunciano ancora maltrattamenti e condizioni disumane all’interno del carcere di Maghaberry. “La lotta per l’indipendenza continua – conclude il Coordinamento – e continuano le violazioni dei diritti umani nelle carceri in cui sono rinchiusi i repubblicani irlandesi, molti senza che nessuna accusa sia mai stata formulata contro di loro. Nel ricordo di Bobby Sands e dei suoi compagni di lotta, supportiamo i prigionieri di guerra repubblicani”.
Fabio Polese – Agenzia Stampa Italia
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