(ASI) Come molti dei figli nati da nomadi Tibetani, Tsering Kyi ha iniziato ad andare a scuola relativamente tardi, a 10 anni, ma ha recuperato il tempo perso studiando con zelo. Anche quando si trovava a far pascolare le pecore dei suoi genitori, portava sempre con se un libro, ma la sua passione per lo studio si è poi trasformata in disperazione quando la scuola “Maqu County Tibetan Middle School” , nella provincia del Gansu vicino al Tibet ha deciso all’improvviso di cambiare la lingua di insegnamento dal Tibetano al Cinese!
Come si può facilmente immaginare la scelta ha causato una serie di proteste ed il 3 di Marzo , Ms. Kyi ormai ventenne è apparsa da una toilette pubblica coperta in un plaid imbevuto di benzina ed in un flash era ricoperta dalle fiamme con il polso alzato verso l’alto prima di cadere per terra e morire davanti agl’occhi dei familiari. Nel corso dell’anno passato ben 29 tibetani, di cui 7 nelle ultime tre settimane hanno optato per la stessa dimostrazione di dissenso contro i cinesi, e di questi ben 22 sono morti.
I Cinesi hanno descritto questi martiri come terroristi e dei reietti ed hanno provveduto a mandare nella regione un cospicuo numero di poliziotti in tenuta balistica.
I tibetani sono costretti a tenere ben nascoste le immagini del Dalai Lama che conservano con amore anche sui loro cellulari . I leader del Partito Comunista Cinese hanno inviato in Tibet 21,000 emissari speciali responsabili del “Monastic Management” ossia della gestione direzionale dei monasteri in modo tale da controllare la vita religiosa dei monaci e per creare dossier su ciascuno di loro.
I monaci che aderiscono alle regole del partito comunista cinese vengono ripagati con assicurazione sanitaria, pensioni, e parabole televisive, chi non aderisce al diktat viene espulso dal monastero!
In alcuni templi i monaci sono stati forzati a denunciare pubblicamente il Dalai Lama .
I cinesi hanno dichiarato che Ms. Kyi era pazza a seguito di una forte botta alla testa per via di un urto contro un radiatore, e quando si è data fuoco uscendo da una toilette pubblica le forze dell’ordine Cinesi le hanno chiuso le porte del cancello di fronte in modo tale da assicurarsi che la protesta non avvenisse per strada e non si spargesse.
Molti dei monaci Tibetani non hanno nemmeno diritto al passaporto e non possono parlare al telefono perché le autorità cinesi controllano anche quello.
Il Dalai Lama lasciò il Tibet nel 1959 quando truppe cinesi soppressero una violenta protesta tibetana e si trasferì in India ma da allora le proteste non si sono mai fermate!
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