(ASI) Continua a far discutere l’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro che dopo non aver accettato l’esito del voto del 2022 e tentato un golpe per non abbandonare la presidenza ora prova a minimizzare e chiede l’amnistia.
Ieri, domenica 6 aprile, Alcune migliaia di sostenitori dell’ex primo mandatario hanno aderito allamanifestazione convocata a San Paolo dal leader di destra per fare pressione sul parlamento dove ilsuo Partito liberale (Pl) ha presentato una legge che concede l’amnistia per tutti i coinvolti nelle violenze dell’8 gennaio 2023, nel contesto del tentato colpo di stato.
“Solo uno psicopatico può considerare quello che è successo l’8 gennaio un colpo di stato”, ha affermato Bolsonaro durante ilsuo discorso in cui ha nuovamente criticato l’impostazione delle indagini e le accuse della magistratura che hanno già portato alla di 500 persone coinvolte nell’assalto alle sedi di parlamento, presidenza e corte suprema.
Tra gli imputati figura lo stesso Bolsonaro accusato di aver promosso e coordinato il tentativo di golpe per impedire l’insediamento di Luiz Inacio Lula da Silva.
Alla protesta di ieri,che segue quella del marzo, hanno partecipato i vertici del Pl, parlamentari e politici vicini a Bolsonaro e sette governatori conservatori.
La manifestazione si inserisce in una più amplia strategia checomprende anche l’ostruzionismo parlamentare avviato dai deputatidi opposizione della Camera brasiliana questa settimana.
Fabrizio Di Ernesto per Agenzia Stampa Italia