(ASI) Il presidente del Messico, Andrés Manuel López Obrador (Amlo), in vista della scadenza del suo mandato presidenziale ha ricordato che in questi anni la tendenza antioperaia che ha caratterizzato il funzionamento dei governi neoliberisti è stata invertita e le aberrazioni commesse contro i lavoratori sono state corrette.
Parlando con i dirigenti dei principali sindacati nazionali il presidente uscente ha ricordato che per anni i lavoratori messicani hanno sofferto salari da fame e perdite di potere d’acquisto circa il 70% spiegando che i lavoratori “hanno nutrito il partito Morena con la loro esperienza politica e hanno contribuito all'avvento al potere di un Governo che ha posto al centro del suo lavoro l'attenzione ai bisogni delle persone e dei più umili”.
Il capo dello Stato ha ringraziato, tra le altre cose, anche i sindacati dei lavoratori petroliferi e degli elettricisti per il loro contributo al rilancio dell'azienda statale Pemex (Petróleos Mexicanos) e della Commissione Federale per l'Elettricità.
Facendo un bilancio della presidenza di Amlo e del suo operato in favore dei lavoratori da ricordare la creazione del Fondo Pensione di Benessere, che dal prossimo I luglio permetterà, tra gli altri benefici, a chi va in pensione di ricevere pensioni pari al 100% dell’ultimo stipendio guadagnato.
Da parte sua il ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, Marath Bolaños, ha ricordato che il salario minimo è aumentato del 116%, dopo essere passato da 88 pesos al giorno nel 2018 (circa 5 dollari) a 249 pesos al giorno nel 2024 (14,5 dollari), aggiungendo che il numero degli occupati è aumentato del 12%.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia
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