(ASI) “Gaza è l’inferno in terra. Mancano acqua, cibo, medicinali. I neonati muoiono in terapia intensiva per mancanza di elettricità. Le scuole vengono bombardate, così come le ambulanze e gli ospedali. In 1 mese e mezzo sono stati uccisi oltre 5.000 bambini, 200 fra medici e infermieri, più di 60 operatori dell'informazione e oltre 100 dipendenti dell'Onu.
È una carneficina. Cos’altro deve succedere per farci dire: BASTA! Come abbiamo condannato i crimini di Hamas, oggi dobbiamo condannare i crimini di Netanyahu e del suo esercito. L’Europa sostenga l’ONU e il segretario generale Guterres nel tentativo di fermare questo massacro. Ringrazio l'alto rappresentante Josep Borrell per quello che sta facendo, ma l'Unione Europea è la grande assente, con pesanti responsabilità per ciò che sta accadendo a causa della sua inerzia. Esercitiamo una vera azione diplomatica: riconosciamo lo stato palestinese come farà la Spagna e fermiamo le relazioni economiche con chi uccide deliberatamente i civili. Tollerare l'annientamento di un popolo è complicità nella violazione dei diritti umani”, così in un intervento in plenaria Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle.