(ASI) Si apre oggi a Johannesburg, in Sud Africa il XV vertice dei paesi del gruppo Brics. Fino a giovedì i padroni di casa insieme a Russia, Brasile, Cina e India discuteranno di un’agenda che ha come punti fondamentali l’adesione di altri paesi a questo blocco e la de-dollarizzazione dell’economia.
Presenti tra gli altri i presidenti di Cina, Xi Jinping, e Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva; il primo ministro indiano, Narendra Modi, e il presidente ospitante, Cyril Ramaphosa. Interverrà da remoto il primo mandatario russo Vladimir Putin, che in loco sarà rappresentato dal ministro degli Esteri Sergei Lavrov.
Attualmente i 5 paesi che compongono il gruppo rappresentano un quarto del Pil mondiale e in questi anni oltre 20 paesi hanno chiesto a vario titolo di potervi aderire anche sfruttando il meccanismo definito nel 2017 e noto come Brics Plus per incorporare altre nazioni con importanti economie in via di sviluppo. Per la cronaca i paesi che hanno chiesto di potervi entrare sono Algeria, Argentina, Bangladesh, Bahrein, Bielorussia, Bolivia, Cuba, Egitto, Etiopia, Honduras, Indonesia, Iran, Kazakistan, Kuwait, Marocco, Nigeria, Palestina, Arabia Saudita, Senegal, Tailandia, Emirati Arabi Uniti, Venezuela e Vietnam.
Da un punto di vista economico l’attenzione sarà focalizzata sulle proposte avanzate da Brasile e Sud Africa per creare una valuta comune per le transazioni globali, nel quadro di una politica mondiale di de-dollarizzazione; insieme a questa poi sarà discussa l’idea russa di dare vita ad un paniere di valute nazionali dei paesi membri dell’organizzazione, un modo in cui Mosca spera di frenare la crisi del rublo causata dalle unilaterali sanzioni imposte dall’occidente nel corso di questi anni.
Il calendario del XV Summit dei Brics prevede per oggi la celebrazione di un business forum in cui i leader fondatori del blocco terranno un discorso; domani invece ci saranno due sessioni di lavoro, una a porte chiuse e l'altra in pubblico, con un'agenda che comprende temi di geopolitica, economia, finanza, sicurezza, sviluppo sostenibile e colloqui di pace. Mentre giovedì sarà diffusa e firmata una dichiarazione congiunta.
I vertici sudafricani hanno annunciato di aver invitato a prendere parte al vertice circa 70 tra presidenti e capi di Stato, tra cui il presidente della Bolivia, Luis Arce, il segretario generale dell'Onu, il presidente della Commissione dell'Unione Africana, il presidente della Nuova Banca di Sviluppo.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia