(ASI) Le Nazioni unite devono assumersi la responsabilità le responsabilità del conflitto in Ucraina. A dirlo il presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, nel corso di una conferenza stampa durante la quale ha sottolineato la necessità di promuovere il dialogo per porre fine alla guerra.
Parlando con la stampa il primo mandatario carioca ha ricordato che da quando, lo scorso gennaio, è tornato alla presidenza del paese indiolatino si è adoperato in prima persona per promuovere i negoziati tra Kiev e Mosca specificando che il suo paese è tra quelli che “stanno cercando di trovare un modo per utilizzare la parola pace”.
Il politico brasiliano ha criticato la posizione del Consiglio di sicurezza dell'Onu osservando che i Paesi che lo compongono stabilmente “sono quelli che fomentano le guerre. “Questo conflitto, se fosse stato discusso nel Consiglio di sicurezza, sarebbe stato preso sul serio e, se il Consiglio di sicurezza si fosse comportato come un governo globale, rispettando l'insieme dei paesi del mondo, saremmo potuti giungere alla conclusione che non ci sarebbe dovuta essere la guerra”.
Lula ha poi spiegato che, sebbene una proposta di pace richieda l'approvazione di entrambe le parti, le organizzazioni ei leader internazionali dovrebbero lavorare per raggiungere tale situazione, arrivando poi a denunciare il fatto che “molti leader internazionali alimentano” le differenze che guidano i conflitti, cheprovocano elevati danni economici e umani e aggravano le già vergognose disuguaglianze.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia