(ASI)- Tblisi. Sono state due notti di violenti scontri quelle all'esterno del parlamento a Tblisi, dopo l'approvazione del progetto di legge denominato “On Transparency of Foreign Influence”, che, secondo gli oppositori del partito di maggioranza parlamentare “ Georgian Dream”, avrebbe limitato l'attività dei media indipendenti.
Proprio questa mattina, con un comunicato ufficiale ( Rustavi 2) il disegno di legge è stato congelato dal primo ministro Irakli Garibashvili ( nonchè membro del partito di maggioranza Georgian Dream): Abbiamo preso la decisione di ritirare il progetto di legge che abbiamo sostenuto, noi di Georgian Dream e People's Power ( maggioranza parlamentare), in merito alla legge “On Transparency of Foreign Influence”. Abbiamo constatato che il disegno di legge in fase di elaborazione ha causato divergenze di opinione nella società. La macchina della menzogna ha saputo presentare in una luce negativa, ingannando una larga fetta della popolazione. Al disegno di legge è stata attribuita falsa etichetta di “legge alla russa”, e la sua adozione in prima lettura è stata presentata come un allontanamento dal percorso europeo da una parte dell'opinione pubblica. Le forze politiche radicali del paese sono riuscite a coinvolgere alcuni giovani, che hanno messo a ferro e fuoco la città. Ringraziamo gli eroici agenti delle forze dell'ordine che hanno risposto alla violenza con pazienza e le giuste misure di prevenzione. Dovremmo prestare la massima attenzione alla pace e allo sviluppo economico nel nostro paese, nonché ai progressi della Georgia sulla via dell'integrazione europea. Pertanto, è necessario utilizzare le forze e l'energia di ciascuno dei nostri concittadini non per il confronto fisico, ma per lo sviluppo della Georgia nella giusta direzione. Considerato tutto quanto sopra, con responsabilità nei confronti di ogni membro della società, abbiamo deciso di congelare il disegno di legge che abbiamo sostenuto senza alcuna riserva. Man mano che la bolla emotiva si attenuerà, avremo modo di spiegare meglio al pubblico a cosa serviva il disegno di legge e perché era importante per garantire la trasparenza dell'influenza straniera nel nostro paese. Per fare questo, avvieremo incontri con la popolazione e spiegheremo i confetti base in ogni suo dettaglio. La Georgia manterrà pace e stabilità, in cammino verso l'Europa con dignità, che è la scelta principale della società georgiana”.
Queste le dichiarazioni fornite ( fonte Rustavi 2) dal partito di Garibashvili, che ieri aveva annunciato anche che il disegno di legge sarebbe stato inviato dal parlamento, per un accurato controllo, alla Commissione di Venezia del Consiglio d'Europa.
Ma cosa avrebbe previsto la legge?
La proposta di adottare in Georgia una legge denominata, On Transparency of Foreign Influence, era stata presentata dal partito People’s Power, incontrando però immediatamente le proteste delle organizzazioni non governative e dei media d’opposizione. La legge infatti, de facto, avrebbe previsto che società non commerciali con flussi di denaro oltre il 20% dei propri finanziamenti da fonti straniere, sarebbero state registrate come Foreign Agent, con diverse limitazioni nel proseguire con le loro attività.
Il primo ministro Irakli Garibashvili, aveva invece difeso il disegno di legge, perche, a suo dire, avrebbe invece aiutato a sradicare le organizzazioni che lavorano contro gli interessi del Paese, nonché avrebbe avuto un ruolo cruciale contro la potente Chiesa ortodossa georgiana. Ha anche accusato "l'opposizione radicale" georgiana di istigare i manifestanti nel commettere "violenze senza precedenti" durante le manifestazioni, proprio come ribadito nel comunicato di stamane.
Giorgi Vashadze, del partito di opposizione Strategy Aghmashenebeli, invece, rispondendo al primo ministro, ha affermato che la legge avrebbe rischiato di soffocare la libertà di stampa in un paese in cui gran parte dei media risulta già controllato dal governo, mentre le forze speciali e la polizia hanno fatto un uso sproporzionato della forza contro una manifestazione pacifica.
Salome Zourabichvili, presidente della Georgia, intanto, si è immediatamente rivolta ai manifestanti assicurando loro il suo sostegno. Da anni, la scrittrice e politica parigina naturalizzata georgiana è a favore di un ingresso in Europa del suo paese. In merito agli scontri ha affermato che i legislatori che hanno votato a favore del progetto di legge hanno violato la Costituzione, e che si impegnerà con tutte le sue forze a porre il veto qualora il disegno di legge dovesse essere ripresentato e approvato dal parlamento. La piazza di Tbilisi chiama e Bruxelles risponde, per voce del presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, che ribadisce come l’adozione della legge non sarebbe stata compatibile con il percorso dell’Ue auspicato dalla maggioranza dei georgiani. Da Mosca invece arriva il commento al veleno della portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova: Ora è chiaro perché gli Stati Uniti non sono ancora nell’Unione europea, da loro questa legge è in vigore dal 1938, chiaro riferimento al Foreign Agents Registration Act del 1938. La crisi tra l'Europa e la Russia sembra oramai arrivata ad un punto di non ritorno.
Emilio Cassese - Agenzia Stampa Italia