(ASI) A maggio il salario minimo in Brasile aumenterà passando a1.302 reais, (circa 250 euro), a 1.320 (poco meno di 260 euro). Lo ha ribadito il neo presidente Luis Inácio Lula da Silva che, dopo aver rilanciato il piano abitativo, continua a portare avanti politiche sociali a vantaggio delle fasce più deboli della società.
Il primo mandatario carioca ha spiegato che è stato raggiunto un accordo con i movimenti sociali, con il ministero del Lavoro e con il ministro Fernando Haddad per la norma che entrerà in vigore il prossimo I maggio in occasione della festa dei lavoratori.
“A maggio riadatteremo il valore del salario minimo a 1.320 reais, e stabiliremo una nuova regola per il suo adeguamento tenendo conto, oltre che di contenere l'inflazione, della crescita del Pil, perché è il modo più equo per distribuire la crescita economica” ha detto Lula.
Il capo dello Stato ha anche aggiunto che la tabella dell'imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpf) sarà riadattata e coloro che guadagnano fino a 2.640 reais (circa 500 dollari) saranno esentati dall'imposta, rivedendo quindi una norma che non viene più aggiornata dal 2015.
L’intenzione in questo caso è di arrivare ad estendere l’esenzione fino a 5mila reais, come annunciato nel corso della scorsa campagna elettorale.
Sempre per quanto attiene alle politiche sociali il governo ha anche stabilito un riadeguamento tra il 25% e il 200% delle borse di studio universitarie il cui valore è fermo dal 2013.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia