(ASI) Una rappresentanza dell’Unione europea parteciperà al vertice della Comunità degli Stati latinoamericani e dei Caraibi (Celac), che si aprirà domani, martedì 24 gennaio, a Buenos Aires.
Nell’ottica di Bruxelles questa potrebbe essere una nuova occasione per potenziare l’agenda tra le due regioni su energia, ambiente e consolidamento democratico.
Al summit parteciperà infatti anche il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, presenza che segue a poca distanza la visita dell'Alto rappresentante Ue Josep Borrell dell'ottobre scorso alla riunione dei ministri degli Esteri della Celac.
Attualmente, come ricordato da Borrell, “l'Ue è la terza destinazione delle esportazioni latinoamericane e principale investitore nella regione, con accordi politici e commerciali con 27 dei 33 Paesi dell'area. Una regione a cui l'Europa deve dare l'attenzione strategica che merita”, con cui cooperare su temi globali come le questioni alimentare, energetica, la sicurezza e l'ambiente. Una partnership, che sempre per Borrell può contribuire “a rafforzare l'autonomia strategica di entrambe le regioni e a forgiare un'alternativa al sistema internazionale basato sulla rivalità tra Cina e Stati Uniti”.
Negli equilibri tra Europa ed America indiolatina la rielezione di Luiz Inacio Lula da Silva (Pt) in Brasile, potrebbe essere un vantaggio; il primo mandatario brasiliano infatti spinge per una politica di salvaguardia comune dell'Amazzonia che coinvolga le otto nazioni sudamericane che condividono la responsabilità di preservare il cosiddetto polmone del mondo (Bolivia, Colombia, Ecuador, Perù , Venezuela, Guyana, Guyana francese e Suriname), un aspetto che sta a cuore anche a Bruxelles. Anche in termini di approvvigionamento energetico l'America Latina ha molto da offrire. In particolare l’Europa è interessata sia alle potenzialità di approvvigionamento del vertiginoso sviluppo del bacino non convenzionale di Vaca Muerta, nella Patagonia argentina (seconda riserva di shale gas al mondo), sia alla possibilità di riaprire i canali delle forniture di petrolio dal Venezuela. Nel caso di Vaca Muerta l'obiettivo è quello di favorire lo sviluppo delle costose infrastrutture necessarie al trasporto oltreoceano del gas patagonico sotto forma di gnl (gas naturale liquefatto). Nel caso del Venezuela, il tema dell'energia si intreccia invece con quello dello stato di diritto, col sostegno Ue al processo di dialogo tra governo e opposizione attraverso il cosiddetto Gruppo di contatto.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia