Dichiarazioni dell’Ambasciatore Repubblica Islamica dell’Iran presso il Vaticano Dr. Mohammad Hossein Mokhtari in occasione della Giornata internazionale di Gerusalemme

(ASI) Riceviamo e Pubblichiamo -  “Il dottor Mohammad Hossein Mokhtari, Ambasciatore della Repubblica Islamica dell’Iran presso la Santa Sede, ha rilasciato alcune dichiarazioni nell’ultimo venerdì del sacro mese di Ramadam, corrispondente all'8 Farvardin 1404 (28 marzo 2025), sulsignificato della Giornata Internazionale di Gerusalemme."

“Dopo la Rivoluzione Islamica in Iran, l'ultimo venerdì del mese sacro di Ramadan è stato designato dall'Imam Khomeini come la giornata di sostegno al popolo palestinese, conosciuta come la Giornata Internazionale di Gerusalemme. Oggi, in tutto l'Iran, si svolgono manifestazioni, così come in molti altri paesi, fino all'America Latina. Queste dimostrazioni sono un movimento spontaneo del popolo con il permesso ufficiale delle autorità".

"Riteniamo che che il regime sionista abbia completamente fallito nel raggiungere gli obiettivi prefissati che miravano la distruzione di Hamas e alla liberazione degli ostaggi. Dopo oltre 15 mesi di attacchi e aggressioni a Gaza, con il martirio di migliaia di persone innocenti, tra cui donne e bambini, e il ferimento di decine di migliaia di civili, non è riuscito a raggiungere i suoi scopi".

"Il regime sionista ha ripetutamente ostacolato l'attuazione della tregua e ha persino posto restrizioni all'invio di aiuti umanitari. Israele, con il sostegno degli Stati Uniti, non voleva un cessate il fuoco definitivo, ma avrebbe dovuto essere stabilito in modo permanente. Le forze israeliane avrebbero dovuto ritirarsi da Gaza. Anche gli aiuti umanitari sarebbero dovuti arrivare alla popolazione di Gaza, ma ciò non è avvenuto, poiché ogni volta il regime sionista trovava una scusa per impedirlo. Nella Cisgiordania occupata, le aggressioni, gli attacchi, gli arresti e le incursioni contro i residenti sono aumentati drasticamente. A seguito del cessate il fuoco a Gaza, il regime sionista ha intensificato le sue pressioni contro la Cisgiordania. In questo contesto, con l’ascesa di Trump, si sono diffuse voci sul fatto che il regime sionista stia cercando di sfruttare l'opportunità per annettere la Cisgiordania ai territori occupati".

"Purtroppo, vediamo che le forze occupanti della Palestina stanno cercando di espandere la costruzione di insediamenti nella regione. Negli ultimi giorni, le notizie riportano che Israele stia pianificando la distruzione dell'Autorità Nazionale Palestinese, trasformando la Cisgiordania in una serie di unità amministrative separate, ognuna sotto il controllo diretto dell'esercito israeliano. Questo processo di sostituzione è iniziato dal 2000. Non si tratta solo di Gaza: Israele cerca di creare un'entità amministrativa alternativa per controllare i territori e porre la Cisgiordania sotto la gestione diretta del suo esercito. Due giorni fa, il governo israeliano ha deciso di costruire 13 nuovi insediamenti. Questo è un preludio al riconoscimento ufficiale di questi insediamenti come parte di Israele. Passo dopo passo, Israele sta cercando di annettere i territori palestinesi, e persino l'Unione Europea ha alzato la voce contro questa situazione. Anche il Regno Unito ha ufficialmente condannato la costruzione di questi 13 insediamenti e la loro annessione a Israele".

“Israele persegue l’espansionismo e l’occupazione di sempre più territori palestinesi. Sta portando avanti un genocidio contro il popolo palestinese. Riteniamo che sia necessario ricostruire immediatamente le aree di Gaza, piuttosto che proseguire con le operazioni militari che stanno portando alla sua distruzione. Se c'è opposizione alla normalizzazione dei rapporti con Israele, è a causa della sua politica espansionistica.La scorsa settimana hanno bombardato in modo orribile una moschea, luogo di culto per la popolazione. Non si trattava di un obiettivo militare, eppure hanno massacrato civili innocenti. Non c'è sicurezza né per le chiese, né per le moschee, né per i luoghi di culto di altre religioni. Non riconoscono sicurezza per nessuno. Non è forse questa una violazione del diritto internazionale? O questo regime gode di eccezioni rispetto alle leggi internazionali? Forse il loro sangue vale più di quello degli altri? Dove devono essere esaminate queste aggressioni e crimini dalle organizzazioni internazionali? Questa è una violazione sistematica del diritto internazionale e dei diritti umani. Non c’e’ rispetto neanche per le norme internazionali”.

“Con l’entrata in carica del nuovo presidente degli Stati Uniti, la loro brutalità e ferocia sono aumentate. Non dovremmo forse alzare la voce contro un regime che uccide i bambini?Papa Francesco e la Segreteria di Stato del Vaticano hanno condannato questi crimini con posizioni molto chiare e apprezzabili. Seguono gli insegnamenti religiosi, perché la religione, i credenti e i leader religiosi non possono sostenere gli oppressori.Noi, nell'Islam e in particolare nello Sciismo, seguiamo gli insegnamenti dell'Imam Ali, successore del Profeta, che nel Nahj al-Balagha ha pronunciato una frase memorabile come monito per tutti coloro che operano per la libertà del mondo:"Siate nemici dell'oppressore e aiuto per l'oppresso.": non importa quale sia la sua religione, ciò che conta è che sia un essere umano. Questo principio si basa sulla coscienza umana e sulle leggi divine”.

“Noi crediamo che questo regime sia per sua natura un occupante. Un regime la cui essenza è l’occupazione non accetterà mai alcuna soluzione giusta, ed è per questo che, dopo decenni, non si è ancora arrivati a un accordo per la Palestina: esso respinge ogni soluzione equa. Riteniamo che questo regime non abbia alcuna legittimità, a meno che tutti i palestinesi, inclusi i rifugiati e la popolazione attuale, non possano tornare nella loro terra e determinare il futuro del loro Stato attraverso un referendum e un voto libero. Tutti, musulmani, cristiani ed ebrei, dovrebbero vivere insieme in pace, sotto un sistema democratico. Questa è la nostra posizione.”

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