(ASI) Se l’iniziativa diventasse realtà, potrebbe aumentare la tensione tra l’Occidente e la Russia. La presidente della Moldavia ha detto che il suo paese sta discutendo “seriamente” se domandare l’adesione ad “un'alleanza più ampia”. Maia Sandu ha detto, seppur in maniera non esplicita, la volontà di entrare a fare parte della Nato.
“C'è ora una seria discussione sulla nostra capacità di difenderci, se possiamo farlo da soli, o se dovremmo far parte di un'alleanza più ampia. E se, ad un certo punto, arriveremo alla conclusione che dobbiamo cambiare il nostro status neutrale, ciò dovrà avvenire attraverso un processo democratico”, ha sottolineato la numero uno del Paese in un’ intervista al quotidiano “Politico” a margine del World Economic Forum annuale svolto, nei giorni scorsi, a Davos. Chisinau ha già avviato una cooperazione con il Patto Atlantico e partecipa alla forza di pace, gestita dall’ente militare con sede a Bruxelles, in Kosovo.
Il principale ostacolo all'ingresso nella Nato della Moldova è la presenza di soldati russi sul suo territorio, nell'autoproclamata repubblica separatista della Transnistria. Intanto la pericolosa vicinanza al conflitto nella confinate Ucraina ha aperto il dibattito nel paese, che ha ottenuto in giugno lo status di paese candidato Ue. Mosca ha ripetutamente avvertito Chisinau a non collaborare militarmente con l'Occidente.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia