(ASI) "La Polonia è stata leader nella fornitura di veicoli blindati e nell'addestramento delle forze ucraine e quindi nel fornire” la necessaria assistenza ai rifugiati ucraini.
“I nostri ospiti tedeschi hanno annunciato che forniranno anche un sistema di difesa aerea Patriot per l'Ucraina, a complemento del nostro contributo nazionale Patriot. La Germania darà anche veicoli da combattimento di fanteria più duri per l'Ucraina". Lo ha reso noto, nelle ultime ore, il segretario americano alla Difesa, Lloyd Austin, in apertura della riunione del gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina nella base Nato di Ramstein, Germania. "La scorsa settimana – ha sottolineato il capo del Pentagono-, il Canada ha annunciato che avrebbe fornito all'Ucraina un sistema di difesa aerea Samp. La Francia “ha anche annunciato una donazione significativa di carri armati Amx 10 e molti paesi europei hanno annunciato le proprie iniziative di addestramento come parte della missione di assistenza militare dell'Ue", ha aggiunto.
Immediata l’ira di Mosca. "Tali consegne (di carri armati) non possono cambiare radicalmente nulla, creeranno nuovi problemi per l'Ucraina", ha tuonato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
“Le dichiarazioni dei paesi occidentali sulla necessità di fornire a Kiev qualsiasi arma, comprese quelle in grado di colpire obiettivi in Crimea, sono una provocazione che alza la posta in gioco nel conflitto e porteranno inevitabilmente a un'escalation”. Lo ha fatto sapere la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dall’agenzia di stampa Tass. L’iniziativa occidentale di fornire a Kiev “tutti gli armamenti di cui ha bisogno” rappresenta “un'istigazione aperta e provocatoria da parte dell'Occidente e un aumento della posta in gioco nel conflitto, che porterà inevitabilmente a maggiori vittime e a una pericolosa escalation”.
La tensione è talmente alta al punto che, su alcuni tetti dei palazzi istituzionali (tra cui il ministero della Difesa) di Mosca, sono stati installati missili intercettori. C’è la paura che le armi occidentali, che saranno inviate a Kiev, possano essere lanciati sulla capitale della nazione di Vladimir Putin.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia