(ASI) Nicosia - Cipro. Una nuova scoperta di gas naturale al largo della costa meridionale di Cipro che si stima contenga circa 2,5 trilioni di piedi cubi (unità di misura britannica pari a 1piede cubo come 0,0283168 metri cubi) di idrocarburi potrebbe rafforzare gli sforzi dell’Europa per garantire fonti di energia alternative.
L’ansia nei mercati energetici internazionali però non si è placata con la scoperta da parte dei partner italiani Eni e della Total francese presso il pozzo Cronos-1 a 160 chilometri (100 miglia) al largo della costa a 2.287 metri (7.500 piedi) e secondo giacimento che il consorzio Eni-Total ha scoperto.
Eni non aveva fornito alcuna stima sulla quantità di gas naturale contenuta nel giacimento iniziale Calypso, trovato nel 2018. Ma ha invece dichiarato lunedì che la scoperta di Cronos-1 potrebbe sbloccare ulteriorormente il potenziale dell’area, e rientrerebbe come parte dello sforzo della società per fornire ulteriore fornitura di gas all'Europa.
La scoperta di Cronos porta a quattro il numero di giacimenti trovati al largo di Cipro: due da Eni-Total, uno da ExxonMobil e dai partner Qatar Petroleum che si stima contenga 5-8 trilioni di piedi cubi di gas e un altro da Chevron e dai partner Shell e israeliano NewMed Energy che contiene fino a 4,4 trilioni di piedi cubi. Il ministero dell'Energia Natasa Pilides ha affermato che la nave di perforazione del consorzio Eni-Total Tungsten Explorer si è ora trasferita verso un nuovo obiettivo per valutare le quantità di gas con maggior precisione.
L’invasione russa dell'Ucraina ha fornito un ulteriore impulso alla ricerca di fonti di carburante alternativi, soprattutto dopo che l'Unione Europea ha confermato che il gas naturale potrebbe fungere da carburante ponte fino al 2050 come parte della transizione del blocco verso un’energia più pulita. Natasa Pilides ha affermato che la spinta dell’UE a staccarsi dal gas russo rafforzerebbe ulteriormente l’inclusione di Cipro nella pianificazione energetica del blocco di 27 membri. Ma se le scoperte di queste aree intorno Cipro potrebbero spingere ad un grande ottimismo, le tempistiche del progetto restano lontane. Il nodo è quello delle infrastrutture di esportazione che devono ancora essere realizzate e in tempi che non sono ancora stati definiti. Esiste il progetto EastMed, un gasdotto da 2000 chilometri di lunghezza, che porterebbe il gas estratto da Israele e Cipro fino alla Puglia, ricongiungendosi così con il TAP attraverso Creta e la Grecia continental. La fase però è ferma alle gare d’appalto ( lanciata il 6 luglio dal consorzio IGI Poseidon) e i tempi di realizzazione risultano lunghi. Seppur interessante, la scoperta non potrà alleggerire la situazione sui mercati, tanto che l’Europa sta procedendo ad un grand epiano di razionamento e gestione delle risorse energetiche. Per i cittadini e per le aziende nonostante le scoperte di nuovi giacimenti, si paventa un inverno piuttosto lungo.
Emilio Cassese - Agenzia Stampa Italia