(ASI) “Ho letto le conclusioni dell’ultimo Consiglio europeo e nelle oltre 2.700 parole, non c’è la parola pace. L'unica arma che porta la pace è la diplomazia. Ma evidentemente pace e diplomazia oggi non fanno parte della strategia europea in Ucraina. Questo rappresenta un grave errore, perché l’unica vera vittoria è riportare la pace alla popolazione ucraina.
Una strategia europea priva di una soluzione diplomatica concreta è destinata a fallire. Se vogliamo essere protagonisti nel nostro continente, se vogliamo portare Putin a un tavolo di pace, l’Europa deve assumere un’iniziativa politica forte sul piano diplomatico che lo costringa a negoziare. Abbiamo uno strumento a nostra disposizione, la deterrenza economica con sanzioni che si basano sulla nostra indipendenza dal gas russo. Dobbiamo investire nuove risorse comuni sul modello del Recovery Fund, una strada che noi del Movimento 5 stelle riteniamo inevitabile. La pace nasce dalla fatica di dire no, pensando prima di tutto alla tutela della popolazione ucraina. Per questo al prossimo Consiglio europeo, spero che l'Europa prenda un posizione finalmente forte”, così in una nota Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, in un intervento in plenaria.