(ASI) La Nord Corea ha lanciato, nelle ultime ore per la dodicesima volta dall’inizio dell’anno, un sospetto missile a lungo raggio verso il mare.
Lo hanno reso le Forze Armate dei paesi confinanti. Il test è avvenuto dopo che gli eserciti di Washington e Seoul avevano affermato che Pyongyang stava preparando un volo del vettore balistico intercontinentale più grande mai realizzato nel Paese. La guardia costiera giapponese, che ha avvertito le navi nelle acque vicine della potenziale caduta di oggetti, ha sottolineato di ritenere che l’arma abbia volato per circa un'ora prima di atterrare all’interno della zona economica esclusiva del paese, percorrendo 1080 chilometri e raggiungendo un’altezza massima di 6200. E' il primo lancio, dal 2017, da parte de leader Kim Jong Un di un missile a raggio intermedio potenzialmente in grado di raggiungere Guam, un’ importante base militare statunitense nel Pacifico.
E’ un’azione “scandalosa e imperdonabile”, ha tuonato il premier di Tokyo, Kishida Fumio, a margine del G7 dopo l’incontro con l’omologo americano Joe Biden.
Durissima condanna dal segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. Ferma la reazione anche della Casa Bianca. L’iniziativa rappresenta – ha spiegato in una nota l’amministrazione guidata dal numero uno d’Oltreoceano – “una sfacciata violazione delle molteplici risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite aumentando, senza motivo, le tensioni e i rischi di destabilizzare la situazione di sicurezza nella regione".
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia