(ASI) Il ballottaggio per le presidenziali cilene sarà una sfida tra l’ultraconservatore Josè Antonio Kast e il leader di una nuova sinistra, Gabriel Boric; questo l’esito del primo turno delle presidenziali nel paese indio-latino che hanno registrato un’affluenza molto bassa, appena il 47%.
L’esito del voto ha confermato i sondaggi della vigilia che prevedevano la vittoria al primo turno di Kast (Partido Republicano) con il 27,91% e 150mila voti in più di Boric (Frente Amplio) che ha ottenuto il 25,83% con la destra che ha ripreso la maggioranza assoluta al Senato.
Soddisfatti i mercati per l’esito del voto, l’indice IPSA della Borsa di Santiago ha guadagnato sette punti, mentre il Peso ha recuperato il 2% sul dollaro.
Il ballottaggio si preannuncia quanto mai aperto visto che nella storia politica cilena mai i due contendenti erano separati da meno del 2% dei voti e fino ad oggi nessuno ha mai recuperato lo svantaggio iniziale.
In vista della sfida finale Kast ha rispolverato i simboli di “Dio, Patria e famiglia” avvertendo che il suo impegno sarà per “una dura lotta alla corruzione, al narcotraffico e alla criminalità”, ma soprattutto si adopererà per “arginare il comunismo, assicurando ai cileni una strenua difesa di libertà e democrazia, per garantire che mai il Cile sarà come Cuba o il Venezuela” il tutto ovviamente grazie a nuove liberalizzazioni e a meno interventi dello Stato nell’economia.
Da parte sua Boricha sostenuto che “gli elettori ci hanno dato una responsabilità tremenda: guidare una sfida per la libertaà e la democrazia”. Il leader di AprueboDignidad, che include il Partito comunista, ha chiesto ai suoi di non scoraggiarsi per la vittoria parziale del suo rivale al primo turno perché “non è la prima volta che partiamo da dietro e lo abbiamo fatto con successo nelle battaglie di questi anni”. Boric si è infine impegnato, se eletto, a introdurre un welfare sociale di tipo europeo, sconosciuto nel Cile liberista, con la presenza di uno Stato garante di salute, istruzione, occupazione e pensioni dei cittadini.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia