(ASI) "Noi, paesi europei membri temporanei del Consiglio di Sicurezza - Estonia, Francia e Irlanda - assieme ai membri Norvegia, Regno Unito e Stati Uniti e al futuro membro Albania, condanniamo la strumentalizzazione orchestrata di esseri umani la cui vita e il cui benessere sono messi a rischio dalla Bielorussia per motivi politici, con l'obbiettivo di destabilizzare i paesi confinanti e le frontiere esterne dell'Unione europea, e di spostare l'attenzione dalle violazioni dei diritti umani in costante crescita all'interno della Bielorussia".
Lo ha dichiarato, al termine della riunione urgente delle ultime ore del Consiglio di sicurezza dell’ Onu in merito alla crisi dei migranti alla frontiera tra la Polonia e il territorio gestito dal governo di Minsk, il rappresentante dell’ Estonia, presso il Palazzo di Vetro di New York, Sven Jurgenson.
La situazione viene monitorata anche dalla Nato. "Il Consiglio Nord Atlantico ha condannato fermamente la continua strumentalizzazione dei flussi migratori irregolari creati artificialmente dalla Bielorussia attraverso azioni ibride dirette contro Polonia, Lituania e Lettonia per fini politici". Lo ha reso noto il Consiglio Atlantico in un comunicato, precisando che "questo modo di agire è disumano e mette in pericolo la vita delle persone vulnerabili. I paesi dell'Alleanza nel loro insieme sono solidali con la Polonia, la Lituania, la Lettonia e gli altri alleati interessati e sostengono le misure, coerenti con i valori fondamentali e il diritto internazionale". Il Patto Atlantico è "vigile contro il rischio di un'ulteriore escalation e contro le provocazioni della Bielorussia ai suoi confini con Polonia, Lituania e Lettonia, e continuerà a monitorare le ripercussioni sulla sicurezza dell'Alleanza". I "paesi membri della Nato chiedono alla Bielorussia di porre fine a queste azioni, di rispettare i diritti umani e le libertà fondamentali e di conformarsi al diritto internazionale", ha concluso Bruxelles.
Il ministero della Difesa britannico ha reso noto d'aver inviato "un piccolo team" di specialisti militari in Polonia per dare assistenza all'alleato "di fronte all'evoluzione della situazione al confine con la Bielorussia".
La Russia continuerà a fornire gas all'Europa, dopo che il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko ha minacciato di interrompere le forniture in risposta a possibili sanzioni nei confronti di Minsk. Lo ha assicurato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
I Paesi occidentali che hanno portato la crisi migratoria bielorussa-polacca al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite hanno "tendenze masochiste". Lo ha dichiarato il vice ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Dmitry Polyanskiy, durante il vertice al Palazzo di Vetro di New York sulla crisi dei migranti al confine tra Bielorussia e Polonia. Mosca – ha aggiunto il diplomatico – non sta spingendo i profughi alla frontiera, col territorio di Varsavia, al fine di consentire loro l’ entrata nell’ Unione europea.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia