(ASI) La Nord Corea torna a spaventare la comunità internazionale. Ha testato "con successo", subito dopo la parata notturna del 9 settembre in onore del settantatreesimo anniversario della fondazione della nazione, alcuni missili a lungo raggio durante il fine settimana.
Fonti locali hanno evidenziato che i vettori hanno volato per 1500 km prima di colpire i loro obiettivi e cadere nelle acque territoriali del Paese. Gli esperimenti sono avvenuti sabato e domenica. Lo ha riportato l’ agenzia di stampa di Pyongyang Kcna, citata dai media internazionali. Non ha presenziato all’ iniziativa dell’ esercito il leader Kim Jong Un, sottolineano fonti locali, ma solo alti funzionari del suo partito.
Durissima la reazione Oltreoceano. "I test missilistici condotti hanno rappresentato minacce per i vicini” e per l’ intera comunità internazionale, ha commentato il Pentagono. "Questa attivita' evidenzia la continua attenzione della Repubblica Popolare Democratica di Corea sullo sviluppo del suo programma militare e le minacce che rappresenta per i territori in prossimità al suo e per il mondo intero”, ha sottolineato il comando indo-pacifico degli Stati Uniti in una nota. "Gli Stati Uniti continueranno a monitorare la situazione e si consulteranno strettamente con i nostri alleati e partner", si legge ancora nel comunicato.
Massima allerta anche nel Paese del Sol Levante.
"Il governo del Giappone monitora sempre da vicino i movimenti militari della Nord Corea. Quindi raccogliamo informazioni (su di loro) e le analizziamo", ha affermato il portavoce Katsunobu Kato. "Un missile che vola per circa 1.500 chilometri sarebbe una minaccia per la pace e la sicurezza dell'area intorno al Giappone, per la quale siamo preoccupati", ha sottolineato in conferenza stampa. Tokyo "continuerà a rafforzarsi contro le minacce aeree per proteggere il proprio territorio", ha promesso.
Siamo preoccupati e stiamo effettuando "un' analisi approfondita dei nuovi missili cruise” con l’ intelligence Usa. Lo ha dichiarato il Comando congiunto di Stato Maggiore, della Corea del Sud.
Invito alla cautela dal gigante asiatico. "La Cina ha sempre insistito sul mantenimento della pace e della stabilita' nella penisola coreana e sostiene la risoluzione dei problemi attraverso il dialogo e la consultazione”, ha esortato il ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia