(ASI) L'Accordo quadro di partenariato globale e cooperazione (PCA) tra il Vietnam e l'UE è diventato negli ultimi anni un modello per la cooperazione europea con i Paesi asiatici. Nello sviluppo delle relazioni bilaterali hanno avuto un ruolo e fornito un contribuito importante gli organi legislativi (Parlamento Europeo e Assemblea Nazionale del Vietnam) che hanno adottato l'Accordo UE-Vietnam di Libero Scambio (EVFTA).
Come riporta il Brussels Times, si tratta dell'accordo di libero scambio più ambizioso, complesso e di nuova generazione fin'ora mai concluso dall'UE con un'economia emergente, e dimostra i grandi sforzi dei parlamentari e dei rappresentanti politici di entrambe le parti. Quella che il nuovo presidente dell'Assemblea Nazionale del Vietnam, Vuong Dinh Hue, ha cominciato ieri e che proseguirà nei prossimi giorni, è la prima visita di alto livello in Europa di un leader vietnamita dall'aprile 2019.
Il Paese asiatico si presenta infatti a questo appuntamento con una nuova dirigenza, eletta a seguito del 13° Congresso del Partito e della 15° Assemblea Nazionale, per celebrare la 76a Giornata Nazionale del 2 settembre e il primo anniversario dell'entrata in vigore dell’EVFTA.
Sbocco nella regione. La leadership UE continua a considerare il Vietnam un partner di primo piano nella regione del Sud-est asiatico. L'attuazione dell'Accordo quadro PCA è incentrata sulla promozione congiunta della cooperazione. Il meccanismo della Commissione mista UE-Vietnam contribuisce a gestire in modo complessivo questioni di reciproco interesse quali economia, commercio, traffico, antiterrorismo, criminalità transnazionale, sicurezza informatica, pubblica sicurezza e sicurezza marittima. Il Vietnam sta di fatto diventando un ponte tra UE e ASEAN, mentre l'UE continua a sostenere Hanoi nella promozione delle relazioni con altre potenze ed organizzazioni internazionali. Secondo quanto concordato, l'UE continuerà a sostenere il Vietnam nello sviluppo energetico sostenibile, nella riforma della governance, dello stato di diritto e della legislazione.
Commercio bilaterale. La cooperazione economica e commerciale bilaterale ha visto così un cambiamento qualitativo, passando dal semplice invio di aiuti europei per lo sviluppo e l'alleviamento della povertà alla trasformazione strutturale dell'economia vietnamita. L'EVFTA ha fatto del Vietnam il principale partner commerciale ASEAN dell'UE, con un fatturato che nei primi sei mesi del 2021 ha raggiunto quota 27,66 miliardi di euro (+18,25% su base annua). L'accordo facilita l'accesso in Europa dei prodotti vietnamiti in settori come tessile e indumenti, agricoltura, silvicoltura e pesca, ed aumenta le esportazioni UE in Vietnam, in particolare per quanto riguarda macchinari industriali, agricoltura hi-tech, prodotti chimici, farmaceutici, automobili e così via. Si tratta di una tendenza di cui l'Italia è stata apripista in Europa grazie ad un interscambio già molto forte prima del 2020, sulla spinta del Partenariato strategico bilaterale siglato nel 2013, che vede il nostro Paese quarto partner di Hanoi in UE ed il Vietnam primo partner di Roma nella regione ASEAN.
Prossimo passo: investimenti. L'accordo contribuisce indirettamente anche a promuovere l'efficienza delle attività di investimento tra le due parti. Al giugno 2021 l'UE contava in Vietnam 2.221 progetti (142 in più rispetto allo stesso periodo del 2020), provenienti dai 27 Paesi membri, mentre il capitale di investimento registrato ha raggiunto quota 22,216 miliardi di dollari (in aumento di 449 milioni di dollari). Tuttavia, questo dato viene ritenuto ancora modesto rappresentando solo il 6,57% degli IDE totali in Vietnam. Molte importanti imprese europee attendono infatti la prossima ratifica UE dell'Accordo sulla Protezione degli Investimenti (EVIPA), già approvato l'8 giugno dell'anno scorso dall'Assemblea Nazionale del Vietnam con una maggioranza del 95,65%.
Sviluppo sostenibile. L'UE dovrebbe promuovere il trasferimento verso il Vietnam di tecnologie green in materia di trattamento dei rifiuti, risorse idriche, contrasto alla salinizzazione e all'innalzamento del livello del mare per migliorare la vita delle persone nelle aree colpite dalle calamità conseguenti ai cambiamenti climatici, come la Regione centrale o il Delta del Mekong, dove le imprese italiane di settore, forti del loro riconosciuto know-how, potrebbero dare vita a partenariati per interventi specifici. Dovrebbe dunque sostenere il capitale ODA per progetti volti a sviluppare energia pulita e migliorare l'ambiente orientandosi verso uno sviluppo sostenibile nelle aree rurali e montane.
Propositi futuri. Buona volontà per la cooperazione, dialogo attivo e azione coordinata continuano ad essere, secondo le intenzioni delle parti, le linee-guida per rafforzare la cooperazione e promuovere ulteriormente la prosperità comune. Nel prossimo futuro, Europa e Vietnam dovranno continuare a coordinarsi strettamente nei forum multilaterali regionali e internazionali, come il Consiglio di Sicurezza e il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, per contribuire a garantire la sicurezza e la libertà di navigazione, attuare l'EVFTA, approvare prima possibile l'EVIPA e rimuovere il "cartellino giallo IUU" a beneficio di tutte le parti nel mercato unico europeo e dell'ASEAN.
Vaccini e sanità. L'UE sta compiendo passi in avanti per facilitare l'accesso dei Paesi extracomunitari ai vaccini e ai medicinali per il trattamento del Covid-19. In questo quadro, Bruxelles ha già fornito al Vietnam 2,4 milioni di dosi di vaccino attraverso il meccanismo COVAX. Di recente, alti dirigenti vietnamiti hanno inviato una lettera al presidente del Consiglio Europeo e alla Commissione Europea, chiedendo all'UE di sostenere e condividere i vaccini per il Vietnam. Una maggiore attenzione e il più deciso sostegno da parte dell'UE per quanto riguarda i vaccini, i farmaci di supporto al trattamento, i farmaci specializzati e le attrezzature mediche per la prevenzione e il controllo delle epidemie in un momento in cui il Vietnam ha un grande bisogno, dimostra chiaramente le relazioni UE-Vietnam stanno mettendo in pratica l'impegno dell'UE nell'ambito dell'Accordo quadro sulla partecipazione alla gestione delle crisi (FPA).
Redazione - Agenzia Stampa Italia