(ASI) La situazione potrebbe generare un aumento della tensione tra le due storiche superpotenze.
Il numero di organizzazioni colpite non è attualmente noto, ma Kaseya stima che le aziende colpite dal ransomware REvil siano inferiori alle 1.500. Il dato tuttavia potrebbe essere sottostimato e quindi le conseguenze potrebbero essere maggiori. Molte di esse sono imprese familiari, molto piccole, che stanno scoprendo solo ora, essendo avvenuto nel fine settimana, gli impatti dell'attacco". Lo ha detto, nelle ultime ore ai media, Charles Carmakal, esperto di cybersicurezza dell'azienda Fireye Mandiant, in merito al maxi attacco hacker subito dall'azienda americana Kaseya, su cui è intervenuto anche il presidente Usa Joe Biden dicendosi pronto a reagire contro il Cremlino se l’ intelligence Usa accerterà la responsabilità degli 007 di Vladimir Putin.
“Il cyberattacco ai sistemi informatici del Comitato Nazionale Repubblicano degli Stati Uniti non ha alcuna connessione con la Mosca "ufficiale". Lo ha detto, oggi in conferenza stampa, il portavoce del Cremlino. Siamo in contatto con Washington su questioni relativi alla sicurezza informatica dopo l'incontro, avvenuto a giugno a Ginevra, tra Vladimir Putin e Joe Biden”, ha precisato l’ addetto stampa dello Zar, Dmitry Peskov.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia