(ASI) C’è qualche spiraglio di pace, ma anche lo spettro di un allargamento del conflitto in Medioriente. Quattro razzi sono stati lanciati dal Libano, da un sito a sud – est di Tiro, verso il territorio del “nemico sionista”.
Un paio di questi sono stati intercettati dal sistema antimissile Cupola di Ferro, mentre i restanti sono cadute in zone disabitate. L’ azione non ha causato vittime. Lo hanno riportato i media. Sono suonato le sirene di allarme, nella zona di Haifa e nei dintorni comprese Shfaram e la regione di Krayot, nella parte settentrionale dello Stato ebraico per avvisare i cittadini del pericolo imminente. L’ esercito di Gerusalemme ha colpito, in risposta, “un certo numero di obiettivi" dal territorio di provenienza dei vettori. La conferma è avvenuta, attorno a metà pomeriggio, da un portavoce militare. Quanto è avvenuto oggi è il terzo attacco, dall’ inizio del conflitto, dal Paese dei cedri a cui se ne aggiunge uno dalla Siria.
Cresce di giorno in giorno, purtroppo, il numero delle vittime. 1620 feriti e 227 vittime a Gaza: di queste 64 bambini, 38 donne e 17 anziani. E’ il bilancio complessivo, fornito dal ministero della Sanità della Striscia, dall’ inizio del conflitto con Israele. Sono saliti intanto a 4.000, di cui 600 falliti, i lanci di razzi da parte di Hamas verso lo Stato ebraico, hanno aggiunto fonti di quest’ ultimo.
Gli Stati Uniti porranno il loro veto alla bozza di risoluzione, del Consiglio di Sicurezza dell’ Onu, elaborata dalla Francia che chiede il cessate il fuoco tra lo Stato ebraico e Hamas a Gaza. Lo hanno detto fonti diplomatiche di Washington del Palazzo di Vetro di New York.
Giungerà, nell’ area di crisi, domani il ministro degli Esteri tedesco. Il responsabile della diplomazia di Berlino avrà un faccia a faccia con il presidente dello Stato ebraico, Reuven Rivlin, il ministro degli Esteri Gabi Ashkenazi e quello della Difesa Benny Gantz. Andrà poi a Ramallah dove vedrà il premier palestinese Mohammad Shtayyeh.
Si fanno sempre più insistenti le voci di un possibile accordo di cessate il fuoco, tra le parti in lotta, già a partire dalle prossime ore.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia