(ASI) Il Consiglio Generale di Guerra argentino che ha indagato sull’affondamento del sottomarino ARA San Juan, ha sanzionato l’ex capo della Marina, Marcelo Srur, con 45 giorni di “arresto rigoroso” per aver informato “in modo incompleto” il Ministero della Difesa degli eventi accaduti con il sottomarino. Questo quanto stabilito dalla sentenza.
Sempre la stessa sentenza ha stabilito il licenziamento dell’ex comandante del comando della Navy Submarine Force, il capitano Claudio Javier Villamide.
La legge 26.394 (sulla giustizia militare) è entrata in vigore nel 2008 e ha abrogato il codice di giustizia militare con modifiche al codice penale e al codice di procedura, che regola il funzionamento del Consiglio generale di guerra.
Dallo scorso 25 novembre, il Consiglio di Guerra ha analizzato, nelle udienze tenutesi al Libertador Building, la condotta e la responsabilità dell’ex capo della Marina, Marcelo Srur, nella scomparsa e nell’affondamento dell'ARA San Juan. Nel processo sono stati riconosciuti colpevoli anche l’ex capo della base navale di Puerto Belgrano, il contrammiraglio Luis López Mazzeo.
L’ARA San Juan ha comunicato con la terraferma per l’ultima volta il 15 novembre 2017, alle 7:30 ora locale, l’equipaggio era composto da 44 membri, incluso il comandante del sottomarino, il capitano di fregata Pedro Martín Fernández.
La nave è stata ritrovata il 17 novembre 2018, a più di un anno dalla scomparsa, a una profondità di 907 metri a 600 chilometri da Comodoro Rvadavia, nei pressi del luogo in cui ha dato i suoi ultimi segnali.
Fabrizio Di Ernesto – Agenzia Stampa Italia